Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Fino a quando la rivalità tra fratelli non sarà finita, fino a quando il popolo ebraico non conquisterà il diritto di essere, fino a quando la gente (compresi noi stessi) non si renderà conto che la minaccia che Israele deve affrontare è definitiva e totale, fino a quando l’Iran, Hamas e Hezbollah non accetteranno che gli ebrei hanno diritto alla loro terra entro qualsiasi confine, ogni altro dibattito sarà una mera distrazione.
Torà
Parashat Vayshlach. Responsabilità e punizione collettiva, una questione etica molto spinosa
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
C’è una differenza tra un autore e uno spettatore. Una cosa è commettere un crimine, un’altra è vedere qualcuno che commette un crimine e non si riesce a prevenirlo. Potremmo ritenere colpevole un passante, ma non nella stessa misura.
Parashat Vayetzé. La debolezza è anche fonte di forza
Appunti di Pasrashà a cura di Lidia Calò
Ogni forza ha il suo tallone d’Achille, la sua debolezza, e questa può essere sfruttata dai deboli per ottenere la vittoria sui forti.
Parashat Toledot. Come Isacco con Esaù, bisogna amare i propri figli, qualsiasi cosa diventino
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Non tutti i bambini seguono la strada dei loro genitori. Se era intenzione di Isacco che Esaù lo facesse, fallì. Ma ci sono alcuni fallimenti che sono onorevoli. Amare i tuoi figli, qualunque cosa diventino, è uno di questi, perché sicuramente è così che Dio ci ama.
Parashat Chayé Sara. L’insegnamento di Abramo: sapere che il dolore ha una fine e si deve costruire il futuro
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Alcuni pensavano che se Noè fosse vissuto al tempo di Abramo sarebbe stato ispirato dal suo esempio a livelli ancora più alti; altri che sarebbe rimasto lo stesso, e quindi sarebbe stato insignificante rispetto ad Abramo. Ma nessuna delle due parti ha mai dubitato che Abramo fosse il più grande.
Parashat Vayerà. Un genitore è colui che sa di non possedere suo figlio
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La legatura di Isacco è una polemica contro e un rifiuto del principio della patria potestas, l’idea universale in tutte le culture pagane, secondo cui i bambini sono proprietà dei loro genitori. Dio dovette mostrare ad Abramo e Sara che il loro figlio non era naturalmente loro, perché la sua nascita non era affatto naturale.
Parashà Lech Lechà. Abramo, eroe della fede, è prima di tutto un padre
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
L’ebraismo prende ciò che è naturale e lo santifica; ciò che è fisico e lo investe di spiritualità; ciò che altrove è considerato normale e lo vede come un miracolo.
Parashat Noach. Per evitare la confusione di Babele e la frattura della famiglia umana, bisogna essere comunità
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
È solo quando ci relazioniamo gli uni con gli altri come persone, come individui legati insieme in un patto condiviso, che evitiamo i peccati della città, che sono oggi ciò che sono sempre stati. Questa è Babele, allora come oggi, e il risultato è la confusione e la frattura della famiglia umana.
Parashat Bereshit. La creazione è un fondamento della fede ebraica
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il diritto alla terra del popolo ebraico sarebbe stato messo in discussione da persone che affermavano di adorare lo stesso Dio. Quello stesso Dio ci chiama oggi alla dignità della persona umana, alla santità della vita umana e all’imperativo della pace. E quello stesso Dio ci dice che in un mondo di 82 nazioni cristiane e 56 nazioni musulmane, c’è spazio per un piccolo Stato ebraico.
Parashat Vezot Haberachà. Istruzione ed educazione, due pilastri dell’ebraismo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Che l’istruzione sia la chiave della dignità umana, e dovrebbe essere ugualmente disponibile per tutti, è una delle idee più profonde di tutta la storia. È nato da quelle potenti parole di Vezot Habracha: “Mosè ci ha comandato la Torà, un’eredità della congregazione di Giacobbe”.
Shabbat Sukkot. La fede è il coraggio di vivere nell’incertezza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Rashbam (nipote di Rashi) dice che la succà era lì per ricordare agli Israeliti il loro passato in modo che nel momento stesso in cui provavano la più grande soddisfazione di vivere in Israele – al momento della raccolta dei prodotti della terra – avrebbero avuto la possibilità di ricordare le loro umili origini.
Parashat Haazinu. La fede, come la musica, è un linguaggio senza tempo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La fede è più simile alla musica che alla scienza. E come la musica collega nota a nota, così la fede collega episodio a episodio, vita a vita, epoca ad epoca in una melodia senza tempo che irrompe nel tempo. Dio è il compositore e il librettista. Ognuno di noi è chiamato ad essere voce nel coro, cantore del canto di Dio. La fede è la capacità di sentire la musica sotto il rumore.