di Ilaria Myr
Daniel Lanternari è un ebreo romano che dal 1995 vive nel Kibbutz Nir Yitzhak, uno dei villaggi agricoli situati nella zona intorno a gaza, la cosiddetta ‘envelope’ nei 7 km intorno alla striscia governata da Hamas. Nell’attacco sono morti tre residenti, e 9 persone sono tutt’oggi disperse. Lo abbiamo contattato a Eilat, dove si trova con la sua famiglia, la moglie, i tre figli (9,12 e 15 anni) e due cani.
terrorismo
Rav Alfonso Arbib: “Il popolo ebraico non può essere diviso al suo interno”
di Sofia Tranchina
Durante un incontro per leggere i Tehillin per i soldati, i feriti, i rapiti e le vittime in Israele, il rabbino capo di Milano si è rivolto alla comunità, per guidarla verso una reazione attiva: la riflessione sull’odio antiebraico, l’aiuto da rivolgere verso gli altri come presa di coscienza della responsabilità individuale, e la preghiera.
Il Ministro Valditara in visita alla Scuola della Comunità ebraica di Milano. “In Israele un attacco infame, stesso metodo dei nazisti”
di Redazione
Sui collettivi di alcuni licei che hanno espresso gioia per l’attacco, il Ministro ha dichiarato senza mezzi termini: “Farò partire immediatamente nostre ispezioni nelle scuole coinvolte, chiedendo alla Procura di promuovere un’azione penale per odio razziale”. Il Ministro ha anche vistato la scuola e salutato i ragazzi.
“I terroristi sono a casa nostra”. I racconti strazianti degli abitanti israeliani intorno a Gaza
di Ilaria Myr e Roberto Zadik
Strazianti le telefonate dei parenti che chiamano le radio per sapere dove sono i propri parenti dispersi, se qualcuno li ha visti. Strazianti i video delle persone che sono state rapite dai terroristi: giovani che erano al rave di Reim, ma anche bambini, famiglie e anziani, portati via a Gaza. Strazianti i post sui social delle famiglie che piangono i propri cari, e le foto di famiglie distrutte.
Ucei: Hamas minaccia esistenziale, Israele sia libero di difendersi
di Noemi Di Segni, presidente UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane)
Siamo sconvolti e distrutti dalle dolorosissime immagini e notizie che ci hanno raggiunto in queste ultime due giornate con l’attacco subito da Israele durante lo shabbat e la festa di Simchat Torah, scatenando contro la popolazione civile e il territorio dello Stato di Israele un massacro perpetrato di casa in casa.
Israele sotto attacco: rischio di un aumento globale dell’antisemitismo e mobilitazione della diaspora ebraica per la sicurezza
di Marina Gersony
Le preoccupazioni si estendono anche agli israeliani all’estero e agli ebrei della diaspora, temendo possibili ritorsioni. Nei siti ebraici di tutto il mondo, l’atmosfera è cupa e pesante a causa degli attacchi.
L’assassinio di Alessandro Parini sul lungomare di Tel Aviv; l’inascoltabile e patetica retorica di un comico chiamato Grillo
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Come si fa a ignorare l’ultima, oscena provocazione di un personaggio pubblico che non ha mai fatto mistero del suo acritico sostegno alla cosiddetta causa palestinese? Mi riferisco al messaggio di Beppe Grillo.
Omar Harfouch, la voce liberale del Libano
di Anna Mahjar-Barducci
Fra le numerose voci in Libano che si oppongono a un’escalation militare nell’area, proponendo invece di investire le risorse nello sviluppo del Paese, c’è quella di Omar Harfouch, leader del partito “Terza Repubblica”, che proprio per le sue idee, riportate dal sito del Memri, potrebbe non poter più tornare nel suo Paese.
Il terrorismo palestinese in Europa fu reso possibile dal contrasto con Israele. Un libro impreciso, ma utile
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Con la parziale eccezione della Gran Bretagna, i paesi europei mantengono dall’inizio, anzi da prima della Guerra dei Sei giorni una posizione fondamentalmente filo-araba e anti-israeliana.
Atene: sventato attentato alla Comunità ebraica della capitale greca. Nel mirino dei terroristi il Bet Chabad
Diplomatici britannici nella bufera per aver indossato magliette con mappe che cancellano Israele
di David Fiorentini
L’evento podistico a cui hanno partecipato era organizzato da Jibril Rajoub, alto funzionario palestinese con una lunga storia di sostegno al terrorismo. Segretario del Comitato centrale di Fatah, presidente del Comitato olimpico palestinese e capo dell’Associazione calcistica palestinese, è stato protagonista di numerosi attacchi pubblici allo Stato ebraico.
Perché la cosiddetta “attivista per i diritti umani” italiana espulsa da Israele si trovava a casa di un terrorista palestinese?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] “L’attivista italiana Stefania Costantini, 52 anni, è stata arrestata nel campo profughi Dheisheh a Betlemme e rimpatriata in Italia”, così hanno diffuso alcune agenzie stampa. La Costantini, arrivata in Israele il 2 maggio 2022 con un visto turistico, ormai scaduto, era stata convocata dallo Shin Bet