di Ilaria Ester Ramazzotti
Alla sua storia e alla sua figura è dedicato il libro ‘L’interprete’, composto da sue testimonianze, edito nel 2022 da All Around a cura delle figlie Clara e Silvia Wachsberger, con la prefazione della storica Anna Foa.
sopravvissuto alla Shoah
Addio al pittore Frederick Terna. Sopravvisse a quattro campi di concentramento
di Redazione
Terna era nato a Vienna nel 1923 ed era cresciuto a Praga. A partire dal 1941, fu imprigionato in quattro campi di concentramento nazisti, tra cui Terezin – dove iniziò a fare arte – e Auschwitz e Dachau.
Addio a Donato Di Veroli, uno degli ultimi Testimoni della Shoah e l’ultimo sopravvissuto di Roma
di Redazione
Nato a Roma il 9 aprile 1924, Di Veroli venne arrestato e incarcerato a Regina Coeli nel marzo del 1944. Trasferito in seguito nel campo di Fossoli, fu quindi deportato nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau con il numero di matricola A-5372 per poi subire degli spostamenti in altri campi.
Francia: Elisabeth Borne, il nuovo Primo Ministro, è figlia di un sopravvissuto ad Auschwitz
di Redazione
Suo padre Joseph Bornstein, ebreo resistente, fu deportato nel 1944 ad Auschwitz-Birkenau, dove morirono due fratelli e il padre. Trasferito a Buchenwald e liberato dagli americani, nel 1945, rimarrà per tutta la vita profondamente segnato, tanto da suicidarsi nel 1972.
La Shoah? Millennial e Generazione Z in Usa e in Europa non sanno cosa sia
di Marina Gersony
Quasi la metà dei Millennial statunitensi e della Generazione Z non è in grado di nominare un solo campo di concentramento. Ma non solo. I sondaggi segnalano una generale confusione e disinformazione anche in Europa e in Nord America riguardo alla Shoah.
Ungheria: sopravvissuto alla Shoah, a 97 anni è il medico più anziano ancora attivo del Paese
di Ilaria Ester Ramazzotti
Istvan Kormendi, 97enne, appassionato della sua professione e della sua missione, continua a ricevere i suoi pazienti a Budapest. Ufficialmente in pensione dal 1989, ha un contratto di collaborazione statale come medico di base e assicura di non avere alcuna intenzione di smettere.
“La storia di Sami Modiano per insegnare ai ragazzi che all’odio si può reagire con l’amore”
di Anna Lesnevskaya
Raccontare questa storia è stato “un privilegio”, ha detto Veltroni durante l’intervista al protagonista del suo libro, Sami Modiano, organizzata nel Giorno della Memoria dall’Associazione Figli della Shoah in collaborazione con il Conservatorio di Milano, Feltrinelli Editore e Il Sole 24 Ore e trasmesso sul sito.
“Nedo Fiano: era il mio nonno speciale”
di Roberto Zadik
Un uomo rispettoso, amante della vita e della famiglia; un nonno rispettato e amato. Questo il ritratto inedito che uno dei nipoti fa di Nedo Fiano, sopravvissuto alla Shoah, scomparso di recente.
Emanuele Fiano presenta il libro ‘Il profumo di mio padre. L’eredità di un figlio della Shoah’, dedicato a papà Nedo
di Ilaria Ester Ramazzotti
Il libro, presentato il 18 gennaio dall’autore, parla di cosa significa fare memoria, di Shoah e dell’essere figlio di un sopravvissuto. Insieme all’autore hanno partecipato Maurizio Molinari e Pierluigi Battista, seguiti da un video inviato da Liliana Segre.
Oltre la Memoria, Nedo Fiano nel commosso ricordo di parenti e amici in un grande evento su Zoom
di Roberto Zadik
Domenica 27 dicembre si è tenuto un incontro organizzato dall’associazione Hevrat Yehudei Italia su Zoom per ricordare Nedo Fiano z”l. Molte le testimonianze che hanno ricostruito la sua storia famigliare e personale.
Addio a Marko Feingold, sopravvissuto a 4 lager che aiutò 100mila ebrei a emigrare
di Ilaria Ester Ramazzotti
All’età di 106 anni, è morto lo scorso 19 settembre a Salisburgo Marko Feingold, il più anziano sopravvissuto alla Shoah. Era nato nel 1913 a Banska Bystrica nell’allora Austria Ungheria, oggi Slovacchia.
Goti Bauer: «Chi è sopravvissuto ha l’anima ferita. Non deve subire anche la banalizzazione del suo dolore»
di Ilaria Myr
Il suo treno partì il 16 maggio 1944 dalla stazione di Milano. A 75 anni dalla deportazione dal Binario 21, Goti Bauer parla dell’importanza della memoria della Shoah e del suo timore che essa vada perduta, che si smarrisca nel tempo.