Donato Di Veroli, sopravvissuto alla Shoah

Addio a Donato Di Veroli, uno degli ultimi Testimoni della Shoah e l’ultimo sopravvissuto di Roma

di Redazione
Lutto nel mondo ebraico. Con la morte di Donato Di Veroli, avvenuta all’età di 98 anni, scompare uno degli ultimi Testimoni della Shoah in Italia nonché l’ultimo tra gli ebrei della Capitale sopravvissuto all’inferno di Auschwitz.

Nato a Roma il 9 aprile 1924, Di Veroli venne arrestato e incarcerato a Regina Coeli nel marzo del 1944. Trasferito in seguito nel campo di Fossoli, fu quindi deportato nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau con il numero di matricola A-5372 per poi subire degli spostamenti in altri campi. Aveva vent’anni. Dopo la liberazione da parte delle forze alleate nell’aprile del 1945, fu quindi rimpatriato e tornò a Roma dove tuttavia – come ha osservato la Comunità ebraica cittadina in un messaggio – «non volle mai raccontare della sua esperienza nel campo e dell’orrore a cui dovette assistere», sottolineando «che la scomparsa della memoria diretta è un pungolo che ci esorta a portare avanti per le giovani generazioni riflessione e azione, nel rispetto della dignità di tutti gli esseri umani».

Riservato e molto discreto, Di Veroli ha sempre mantenuto un grande riserbo su quel periodo tragico: «Sono stato liberato il 29 aprile del 1945 da Dachau, ma sono passato attraverso vari campi. Ho vissuto ad Auschwitz, ma quando sono arrivati gli alleati, non ero già più lì. Ho sofferto per altri tre mesi e mi sono ammalato al polmone a causa del deperimento», aveva affermato nel corso di una celebrazione della giornata della Memoria.

«Dopo la terribile esperienza della Shoah – ha osservato Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma – ebbe il coraggio di ricostruirsi una vita e una famiglia dalla forte identità ebraica, che oggi fa attivamente parte della nostra comunità tramandandone le tradizioni. Piangiamo la sua scomparsa con la famiglia, a cui mandiamo il nostro abbraccio. Sia il suo ricordo di benedizione».