di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Il titolo lasciava intendere un attacco politico “Betlemme, attaccato e sfregiato il sindaco cristiano”
Palestina
A cento anni dalla Dichiarazione Balfour, c’è chi ancora nega la legittimità dello Stato d’Israele
di Paolo Salom
In occasione del centenario della Dichiarazione Balfour, non si riconosce ancora che Israele è storicamente l’unica nazione legittima in quel territorio.
La sterile battaglia dei toponimi per decidere se c’era prima la Giudea o la Palestina
di Claudio Vercelli
Sulla parola “Palestina”, sulla sua radice storica, si sta svolgendo da decenni un conflitto parallelo a quello delle armi.
Il 2040 e la cruciale questione di Gerusalemme capitale unica: in ballo, un boom economico per tutti
di Angelo Pezzana
Allora perché opporsi a un progetto che farà di Israele un paese ancora più moderno – forse – e potrà persino porre fine a un conflitto che finora non ha trovato soluzione?
La Terra vista dallo Spazio: quanti distinguo e ambiguità di fronte al terrorismo
di Paolo Salom
Peccato che in altre occasioni, ovvero di fronte a carneficine a opera dei palestinesi in Israele (puri e devastanti atti di terrorismo), la solidarietà europea si sia fatta sospirare.
Le insopportabili semplificazioni occidentali sulla possibile soluzione del conflitto israelo-palestinese
di Paolo Salom
Nell’immaginario del lontano Occidente, non è il reiterato e continuo rifiuto dei palestinesi a trovare una soluzione che riconosca le semplici condizioni chiarite da Netanyahu, bensì la «testardaggine» israeliana a vanificare ogni possibile avanzamento del «processo di pace»
Vaticano e il riconoscimento della Palestina: una lettera per riflettere
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera accorata di tre ragazzi ebrei a due importanti esponenti del mondo cattolico in merito al recente incontro fra Papa Francesco e Abu Mazen e alle intenzioni espresse dal primo di arrivare presto a un riconoscimento della Palestina.
Sguardi sul cinema israeliano e arabo
di Roberto Zadik
Allo Spazio Oberdan, dal 20 al 28 marzo, una rassegna presenta le ultime produzioni per il grande schermo di registi ebrei e palestinesi. La novità? Anche le donne dietro la macchina da presa