ostaggi

130 ostaggi ancora a Gaza: la protesta delle famiglie

Israele

dalla nostra inviata Sofia Tranchina
I genitori degli ostaggi, i fratelli, gli amanti, gli amici, i figli, i nipoti e chiunque percepisca l’urgenza della causa, si radunano sabato 30 gennaio davanti alla base militare di Tel Aviv con una sola richiesta per il governo Netanyahu e il Gabinetto di Guerra: che la liberazione degli ostaggi sia una priorità assoluta.

A Cesarea 1000 musicisti chiedono di riportare gli ostaggi a casa

Personaggi e Storie

di Redazione
Il risultato è “Homeland Concert”, con un medley di testi tratti dalla canzone classica di Ehud Manor, “HaBaita” (“A casa”) e parte dell’ “Hatikva”, l’inno nazionale israeliano, composto da Yair Klinger e fuso in un’unica opera arrangiata da Eran Mitelman, con l’orchestra arrangiamento di Ron Klein e diretto da Shilo Gallay e Danny Casson.

Il nuovo addobbo natalizio “Bring them home Now” a sostegno della liberazione degli ostaggi di Hamas

Personaggi e Storie

di Pietro Baragiola
Creato sulla piattaforma Shutterfly e realizzato in ceramica, l’addobbo può essere acquistato in forma circolare o quadrata, riportando la scritta “Bring Them Home Now” su entrambi i lati o venendo personalizzato con una foto a vostra scelta. Ogni acquisto è una donazione al forum e il ricavato sarà utilizzato per contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi degli ostaggi.

Ostaggi a Gaza in pericolo: per il 75° anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, un appello per un rilascio immediato

Israele

di Sofia Tranchina
In occasione del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il Forum degli ostaggi e delle famiglie scomparse, un’organizzazione di volontariato creata per rappresentare e aiutare gli ostaggi e i dispersi, ha pubblicato un appello per un intervento internazionale nei confronti degli ostaggi rapiti da Hamas.

“Liberateli tutti, ora!”: l’appello degli ostaggi israeliani liberati

Israele

di Pietro Baragiola
Denutriti, maltrattati e torturati durante le 7 settimane di prigionia, per molti di loro era troppo doloroso raccontare la propria esperienza. Alcuni però hanno deciso di lasciarsi intervistare per lanciare un accorato appello ai capi di stato che possono intervenire sul rilascio dei loro familiari, ancora rinchiusi a Gaza. Qui alcune interviste.

Le vittime del 7 ottobre: i dati aggiornati al 5 dicembre

Israele

di Nathan Greppi
Tra le vittime delle quali è stata confermata l’identità 274 erano militari e 859 civili. Tra gli uccisi  identificati almeno 2 neonati, 12 bambini sotto i 10 anni, 36 di età tra i 10 e i 19 anni, e 25 sopra gli 80 anni. Oltre a questi, 421 vittime identificate erano nella fascia 20-40 anni, 161 in quella 41-64 anni, e 100 tra in quella 65-80 anni.