di Anna Balestrieri, da GERUSALEMME
L’attacco ha attivato le sirene d’allarme in diverse città, inclusa Tel Aviv, costringendo i residenti a rifugiarsi nei bunker. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno intercettato con successo il missile, grazie al sistema avanzato di difesa Iron Dome, evitando vittime o danni materiali significativi.
Israele
Una nuova minaccia per Israele? Ecco perché l’Egitto ha acquistato armi avanzate del valore di 5 miliardi di dollari
di David Zebuloni
“Il potenziamento delle forze armate egiziane dovrebbe assolutamente preoccupare Israele”, spiega spiega Yoel Guzansky, ricercatore senior e capo del programma del Golfo presso l’Istituto per la Ricerca sulla Sicurezza Nazionale (INSS) e fellow senior al Middle East Institute di Washington, in un’intervista a Makor Rishon.
Diario minimo (di un conflitto). Demografia milionaria
di Luciano Assin
Al di là dei numeri questi dati forniscono una fotografia abbastanza fedele di quello che Israele prima della guerra: un paese ottimista, pieno di voglia di vivere e di energie positive con rosee prospettive per il suo futuro.
Ministero della Salute israeliano all’ONU: condizioni inaccettabili per gli ostaggi liberati da Hamas
di Anna Coen
Il rapporto dipinge un quadro devastante della vita degli ostaggi nelle mani di Hamas. Testimonianze raccolte da medici e psicologi raccontano di torture fisiche, abusi sessuali, privazioni estreme e un’umiliazione costante, ripetitiva, senza via di uscita. Provate a immaginare bambini legati e colpiti, adolescenti marchiati con oggetti roventi, donne abusate e uomini denutriti al punto di non riconoscersi più.
I più letti nel 2024. Il Regno di Israele è esistito: una risposta a Alessandro Barbero
di Elena Lea Bartolini De Angeli, Marco Cassuto Morselli, Sara Ferrari, Gabriella Maestri
In vista della fine dell’anno, pubblichiamo un articolo al giorno fra i più letti durante il 2024. Qui un articolo del 2021 risultato il più letto fra giugno e agosto.
La documentazione relativa all’esistenza del Regno di Israele esiste: sicuramente c’è ancora molto da poter cercare e studiare, ma ciò che già è in nostro possesso ha un valore documentario importante che va compreso tenendo conto di una serie di fattori validi per lo studio di tutte le civiltà antiche.
Chanukkà, nel Nord d’Israele un candelabro realizzato con i resti dei razzi di Hezbollah
di Michael Soncin
Un progetto portato avanti del reparto artificieri della polizia israeliana ha portato alla creazione di una chanukkiah simbolica, nata dai resti delle schegge dei razzi e missili che hanno ucciso gli israeliani durante la guerra con Hezbollah.
I più letti nel 2024. Israele: la visione di pace di David Grossman. Illuminare le tenebre nel caos delle coscienze e dei conflitti globali
di Marina Gersony
In vista della fine dell’anno, pubblichiamo un articolo al giorno fra i più letti durante il 2024. Qui il più letto di marzo.
Questo piccolo ma potente pamphlet, in cui sono stati raccolti alcuni interventi dello scrittore sulla parabola politica di Israele e sulle dinamiche che alimentano la violenza, fino all’attacco terroristico del 7 Ottobre da parte di Hamas, è un’opera densa di significato.
Diario minimo (di un conflitto). Natale a Gerusalemme
di Luciano Assin
Non è la prima volta che giro all’interno della città vecchia della capitale israeliana durante periodi di tensione. Ogni volta le sensazioni sono contrastanti: da un lato il fascino che la città emana sembra rimanere intatto nonostante tutte le traversie che la hanno accompagnata da millenni, dall’altro ti accorgi immediatamente dei piccoli cambiamenti che più di tante altre cose raccontano il quotidiano degli abitanti.
Come i media arabi rappresentano Israele. L’esperienza in prima persona di Suzan Quitaz
di Nathan Greppi
Nata in una famiglia curda costretta a lasciare l’Iraq sotto il regime di Saddam Hussein, dal 2014 al 2021 ha lavorato presso l’emittente televisiva qatariota Al-Araby, ha collaborato con la rivista saudita Al-Majalla e il MEMRI. Oggi risiede in Israele, dove lavora come ricercatrice presso il Jerusalem Center for Public Affairs (JCPA).
“Non dobbiamo sottovalutarli”: ecco come gli Houthi credono di poter sconfiggere Israele
di David Zebuloni
Due sole domande hanno occupato la mente dei cittadini israeliani assonnati mentre correvano verso i rifugi avvolti dal buio: cosa vogliono questi Houthi da noi? E ancora, credono davvero di poterci sconfiggere? “Innanzitutto, chi ha detto che perderanno la guerra?”, domanda a sua volta l’ex generale Gershon Hacohen in un’intervista al giornale israeliano Makor Rishon, che analizza in modo lucido la situazione dei ribelli nello Yemen.
“È una rappresentazione della legittimità del popolo ebraico”: arriva a New York la serie di dipinti di Salvador Dalì dedicata alla fondazione di Israele
di Pietro Baragiola
Nel 1966 Samuel Shore, direttore della casa editrice Shorewood di New York, ha commissionato a Dalì un progetto per commemorare l’imminente 20° anniversario della fondazione dello Stato d’Israele. La serie, il cui titolo “Aliyah” significa “Migrazione verso la terra d’Israele”, è costituita da 25 litografie che evidenziano importanti momenti religiosi, storici e politici della storia ebraica.
“Un Nuovo Medio Oriente? Le prospettive d’Israele dopo la caduta di Assad”: una conferenza dell’UAII
di Anna Balestrieri
La conferenza si è focalizzata sulle prospettive per Israele dopo la caduta del regime siriano. I relatori – i giornalisti Fiamma Nirenstein e Niram Ferretti – hanno evidenziato che, nonostante l’apparente possibilità di un cambiamento positivo, il rischio è che il vuoto di potere venga colmato da gruppi jihadisti, anziché da un sistema democratico e stabile. La caduta del regime, lungi dall’essere una vittoria definitiva, pone interrogativi complessi: chi prenderà il controllo?