La Knesset, il parlamento israeliano

La proposta di scioglimento della Knesset fallisce: i partiti haredi si spaccano ma frenano l’opposizione

Israele

di Anna Balestrieri

Il disegno di legge sostenuto dall’opposizione per sciogliere anticipatamente la Knesset è stato respinto mercoledì 11 giugno in prima lettura, con 61 voti contrari e 53 favorevoli. Decisivo il passo indietro della maggior parte dei parlamentari ultraortodossi, che hanno scelto di non sostenere l’iniziativa, evitando così un’accelerazione della crisi politica.

Il partito Agudat Yisrael, espressione dell’ebraismo chassidico e componente di United Torah Judaism, ha mostrato una frattura interna: due deputati hanno votato a favore dello scioglimento, uno contro. La decisione è arrivata dopo la denuncia dell’assenza di una proposta scritta e dettagliata sulla nuova legge che dovrebbe regolare lo status degli studenti delle yeshivot rispetto all’obbligo di leva.

Diversamente, Degel HaTorah (l’altra ala di United Torah Judaism) e Shas, guidato da Arye Dery, avevano annunciato in precedenza che si sarebbero opposti al disegno di legge, contribuendo così al suo affossamento.

Con la bocciatura della proposta, l’opposizione ora non potrà ripresentare un’iniziativa simile per i prossimi sei mesi, offrendo così a Netanyahu e alla sua coalizione una tregua temporanea in un momento politicamente delicato.