di David Zebuloni
Della nomina di Joseph Aoun come nuovo presidente del Libano, Tal Be’eri, direttore presso Alma, un centro di ricerca ed educazione sulle sfide della sicurezza di Israele nel nord del paese, dichiara: “No, non c’è nessun impatto positivo immediato sulle relazioni tra Libano e Israele”, afferma Secondo Be’eri, infatti, il nuovo presidente non ha l’autorità necessaria per permettere all’esercito libanese di reprimere le forze di Hezbollah sul territorio”.
hezbollah
“Una nuova speranza di tornare a casa”: rivelati i primi piani per il rimpatrio dei residenti del nord di Israele
di Pietro Baragiola
Questo piano che entrerà in vigore dal 1° marzo 2025 comprende una serie di aiuti finanziari per compensare i costi del ritorno a casa e i danni causati alle abitazioni non solo dai missili ma anche dal prolungato abbandono da parte dei residenti.
Chanukkà, nel Nord d’Israele un candelabro realizzato con i resti dei razzi di Hezbollah
di Michael Soncin
Un progetto portato avanti del reparto artificieri della polizia israeliana ha portato alla creazione di una chanukkiah simbolica, nata dai resti delle schegge dei razzi e missili che hanno ucciso gli israeliani durante la guerra con Hezbollah.
La Svizzera vota per mettere al bando Hezbollah
di Ludovica Iacovacci
La misura è stata approvata dalla Camera bassa dopo aver ricevuto il consenso della Camera alta la scorsa settimana. I sostenitori del divieto hanno affermato che l’organizzazione terroristica libanese rappresenta una minaccia per la sicurezza internazionale e che la Svizzera deve proibirla per prendere posizione contro il terrorismo. La scorsa settimana, il parlamento svizzero ha dichiarato fuorilegge anche Hamas.
Diario minimo (di un conflitto). La strada verso casa
di Luciano Assin
Il desiderio di tornare, per chi ha ancora la casa intatta, è enorme ma le variabili che influiscono su una decisione definitiva sono numerose e legate a interessi e decisioni al di sopra della volontà del singolo individuo. Non è solo una questione di quanto e come durerà la tregua ci sono numerose questioni pratiche e psicologiche da risolvere.
“Siamo pronti ad agire contro qualsiasi violazione del cessate il fuoco”: Tel Aviv risponde all’attacco di Hezbollah in Libano
di Pietro Baragiola
IDF ha pubblicamente accusato Hezbollah di aver violato il cessate il fuoco in Libano, Sabato 31 novembre, dopo che il gruppo terroristico ha lanciato due mortai nella zona del Monte Dov. Hezbollah ha risposto prontamente a queste accuse, affermando di aver lanciato i mortai come ‘un avvertimento iniziale contro Israele per la continua violazione dello spazio aereo libanese’ e facendo riferimento ai droni israeliani in volo su Beirut.
Israele – Libano: in vigore il cessate il fuoco. Riparte la speranza, ma le incognite restano
di Anna Coen
L’accordo, mediato dagli Stati Uniti, è stato approvato con 10 voti favorevoli e uno contrario, quello del ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir. Con l’entrata in vigore del cessate il fuoco alle 4 del mattino, si è registrato un lento ritorno dei civili sfollati da entrambe le parti.
Libano e Israele: ore decisive per la tregua. A che punto è l’accordo con Hezbollah?
di Anna Coen
Un alto funzionario americano ha dichiarato al quotidiano israeliano Maariv che la bozza dell’accordo di cessate il fuoco, i cui dettagli saranno noti con l’annuncio definitivo nella giornata di oggi 26 novembre, include un periodo di transizione di 60 giorni, durante il quale le IDF si ritireranno dal Libano meridionale, l’esercito libanese si schiererà nelle aree adiacenti al confine e Hezbollah sposterà le sue armi pesanti a nord del fiume Litani.
“Sì, ma”: Hezbollah acconsente all’accordo di cessate il fuoco dagli Stati Uniti, ma alcuni punti restano ancora in sospeso
di Pietro Baragiola
Al momento l’accordo accettato da Hezbollah comprende: l’istituzione di una commissione internazionale per supervisionare l’accordo; demolizione delle strutture di Hezbollah a nord del Litani; il ritiro delle truppe dell’IDF dal sud del Libano; il ritorno dei cittadini sfollati; il diritto di Israele di intervenire con la forza in caso di violazioni. Martedì 19 novembre l’arrivo dell’inviato americano Amos Hochstein.
Raffica di missili di Hezbollah contro Tel Aviv: colpire Israele per parlare all’America
di Ludovica Iacovacci
I media israeliani hanno riferito che un razzo ha colpito un’area vicina all’aeroporto, senza causare vittime ma creando una profonda voragine nell’asfalto. A Ra’anana un missile ha centrato in pieno una macchina parcheggiata, per fortuna vuota. Mentre un terrorista a Binyamin, sceso dal suo veicolo, ha tentato di pugnalare i civili con un cacciavite.
Diario minimo (di un conflitto). Hezbollah – Israele: lo scontro è inevitabile, perché Unifil ha fallito
di Luciano Assin
Hezbollah si finanzia col commercio della droga, oltre che con gli aiuti iraniani. Sotto gli occhi (ciechi) di UNIFIL si è armata, ha costruito tunnel fin sotto al confine israeliano e si preparava a un altro 7 ottobre, ancora più sanguinoso, nel Nord di Israele
Sette morti negli attacchi di Hezbollah. Il nord di Israele sotto un fuoco senza precedenti
di Redazione
In meno di 24 ore, Hezbollah ha lanciato circa 60 razzi e droni verso il nord di Israele, secondo quanto dichiarato dall’esercito israeliano (IDF). Alcuni sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea, ma molti sono riusciti a raggiungere le aree aperte, rendendo questa giornata una delle più mortali dell’ultimo anno lungo il confine nord.