di Redazione
I risultati elettorali non finali (aggiornati al mattino di giovedì 19 settembre) confermano una situazione di stallo politico, con il partito di Benny Gantz Blu e Bianco in vantaggio di due voti rispetto al Likud (33 a 31). Nessuna delle parti ha la possibilità di formare un governo senza Israel Beytenu di Avigdor Liberman, vero ago della bilancia di queste elezioni.
Beniamin Netanyahu
Netanyahu protagonista per la quarta volta della copertina del “Time”
di Michael Soncin
Lo storico settimanale americano ha dedicato per la quarta volta la copertina a Beniamin Netanyahu. “I forti sopravvivono, al culmine della storia, l’Israele di Beniamin Netanyahu mette alla prova il limite del potere” è il titolo dello speciale a lui dedicato.
In 70 anni di guerra, Israele è rimasto uno Stato democratico, come il suo leader Bibi. Come si fa a non capirlo?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Israele ha un sistema elettorale proporzionale, se possibile ancora più estremo del nostro, per cui il governo che ne deriva è sempre una coalizione.
Ehud Barak torna in politica e creca nuovi alleati contro Netanyahu. Con lui anche la nipote di Rabin
di Paolo Castellano
Con l’obiettivo dichiarato di sconfiggere politicamente Benjamin Netanyahu, torna in politica Ehud Barak, ex-primo ministro di centro-sinistra nel periodo tra il 1999 e 2000. Sono in corso colloqui con Blu-Bianco, del partito laburista israeliano e di Meretz, mentre Noa Rotman, nipote di Yitzhak Rabin, ha già aderito al nuovo partito di Barak. Che potrebbe creare qualche problema a Netanyahu.
Voto a settembre: Netanyahu all’attacco delle “vecchie élites”
di Aldo Baquis, da tel Aviv
Bibi rischia l’incriminazione. È stato messo al tappeto dallo scontro fra Avigdor Lieberman e gli haredim di Gur. Ha scatenato i malumori americani rinunciando a formare il governo.
Netanyahu intitola a Donald Trump un nuovo insediamento sulle alture del Golan
di Paolo Castellano
Il 16 giugno il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inaugurato un nuovo insediamento sulle alture del Golan intitolato al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, chiamato Trump Heights, che ha riconosciuto la sovranità di Israele sulla zona.
Il New York Times non pubblicherà più vignette politiche
di Paolo Castellano
La decisione del giornale arriva dopo mesi di dibattito sulla vignetta giudicata antisemita, pubblicata sull’edizione internazionale, dall’opinione pubblica in cui erano stati ritratti Donald Trump come un cieco con la kippah e Benjamin Netanyahu come un cane con la stella di David.
Israele alle elezioni dopo sei mesi. La nuova, decisiva, partita di Netanyahu
di Luciano Assin
La quantità impressionante di nemici che Netanyahu si è creato in tutti questi anni di potere aspetta da tempo l’occasione propizia, e può darsi che fino al 17 settembre 2019 i giochi di potere verranno decisi lontano dai riflettori dei mass media
Netanyahu non riesce a formare il governo. Israele al voto il 17 settembre
di Redazione
Il parlamento israeliano, dopo un dibattito durato 12 ore, ha deciso, con 74 voti favorevoli e 45 contro, il suo scioglimento e di andare alle elezioni il 17 settembre. Un fatto senza precedente nei 71 anni di storia dello Stato ebraico.
La democrazia in Israele è sotto attacco
di Alberto Corcos
Pubblichiamo una lettera pervenutaci in redazione, all’indomani dalla grande manifestazione di sabato 26 maggio a Tel Aviv: 100.000 persone scese in piazza contro Netanyahu, che vuole far passare l’immunità retroattiva, sottraendosi così alle pene per i fatti di corruzione che lo vedono indagato.
Netanyahu tra le 100 persone più influenti nel mondo secondo il “Time”, con Matteo Salvini
di Michael Soncin
Nel suo ultimo numero, la rivista americana TIME ha inserito nella sezione “Leaders” l’attuale primo ministro israeliano, nella lista tra le cento personalità più influenti del mondo. Ma compare anche il vicepremier italiano Matteo Salvini, definito da Steve Bannon “il politico più anticonvenzionale”.
Il New York Times nella bufera per la vignetta antisemita
di Redazione
La vignetta di Donald Trump cieco con la kippà in testa, trascinato da un cane con il viso di Netanyahu, pubblicata sulla versione internazionale del New York Times ha suscitato molte polemiche. Critiche le organizzazioni ebraiche, ma anche lo stesso governo israeliano e l’entourage di Trump.