di Ilaria Myr
La “madre” di Barbie era un’ebrea americana, Ruth Handler, nata in Colorado da due immigrati ebrei polacchi fuggiti dall’antisemitismo che si costruiscono una vita a Denver.
Cultura e Società
Al MEIS di Ferrara dal 12 ottobre parte la nuova rassegna della “Festa del libro ebraico”
di Michael Soncin
Dal 12 al 15 ottobre 2023 torna la “Festa del Libro Ebraico”, che quest’anno festeggia la XIV edizione. Ideato e organizzato a cura del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS di Ferrara, il festival del libro ebraico, vede ogni anno la partecipazione di un vasto pubblico, di fronte alla presenza di ospiti italiani e internazionali.
La normalizzazione dell’antisemitismo
di Emanuele Calò
Secondo Edward H. Kaplan e Charles A. Small, in un articolo ormai risalente (Anti-Israel Sentiment Predicts Anti-Semitism in Europe, The Journal of Conflict Resolution, vol. 50, no. 4, 2006, p. 560) “Da un ampio sondaggio condotto su 5.000 cittadini di dieci paesi europei, abbiamo dimostrato che la prevalenza di coloro che ospitano opinioni antisemite aumenta costantemente con il grado di sentimento anti-israeliano” .
Reichman: «A Herzliya, in Università, ho vinto la scommessa del futuro»
di David Zebuloni
Dall’idea di un professore anticonformista e lungimirante, la prima Università privata in Israele. “Il compito degli Atenei è quello di investire sulle qualità del singolo individuo, non solo nella ricerca”. Parla Uriel Reichman, fondatore dell’IDC: che oggi continua a crescere.
Una ragazza in Turchia, sulle orme di Doña Gracia Nasi, la Señora
di Giordana Pieri
Volevo fare quel viaggio perché avevo qualcosa da scoprire. Non sapevo realmente che cosa, finché non ho visto Istanbul dall’alto e atterrando non facevo altro che pensare a Doña Gracia Nasi, la Signora: la grande donna ebrea che si adoperò per salvare gli ebrei sefarditi dalle persecuzioni cattoliche.
Spigolature d’autunno: da Tel Aviv a Berlino, agli stereotipi odiosi del generale Vannacci e di un’assessora di Ancona
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Spigolature di primo autunno. Piccole notizie di senso e di significato. Innanzitutto, il vincitore del Premio Grinzane Lattes 2023 verrà nominato il 14 ottobre prossimo ad Alba. Nella rosa dei cinque finalisti anche Zeruya Shalev.
Il genocidio degli armeni in Turchia, nel 1915, fu il paradigma della Shoah: un modello per la Germania degli anni Trenta
di Ugo Volli
La Shoah ha precedenti in imprese politiche criminali per certi versi analoghe. L’esempio più importante è il genocidio subito dagli armeni fra il 1915 e il 1919 per opera del governo dei “Giovani Turchi”.
Festa del Cinema di Roma: la riscossa dei registi ebrei
di Nathan Greppi
Dal film su Rudolf Hoss alla storia dell’illusionista ed esoterista torinese Gustavo Adolfo Rol, passando per un omaggio per i 50 anni del Teatro Franco parenti. Questi e altri i film che saranno presentati al festival del Cinema di Roma che si terrà dal 18 al 29 ottobre.
I sette posti migliori dove mangiare a Tel Aviv. Parola dello chef stellato Raz Rahav
di Marina Gersony
Lo chef pluripremiato è un narratore culinario che ci conduce in un viaggio gustativo indimenticabile attraverso le strade di Tel Aviv, suggerendoci i 7 posti migliori dove bere e mangiare.
Serie tv israeliana sulla memoria della Shoah viene nominata agli Emmy Awards
di Michael Soncin
Una miniserie televisiva israeliana dal titolo Memory Forest, in ebraico Kol Od Balevav, è stata nominata nella categoria Kids: Live-Action, per il prestigioso Emmy Award, premio televisivo, notoriamente considerato l’equivalente del premio Oscar per il cinema.
Mezzo secolo fa la Guerra del Kippur devastava Israele: le migliori canzoni che ne furono la cupa “colonna sonora”
di Roberto Zadik
Gli anni ’70 per Israele furono sicuramente un decennio assai difficile in cui il Paese venne lacerato da eventi tragici come la Guerra del Kippur, senza dimenticare la strage di atleti alle Olimpiadi di Monaco l’anno prima e l’eroica Operazione Entebbe nel luglio 1976.
Il dilemma delle competizioni sportive tra israeliani e iraniani nel nuovo film “Tatami” di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi
di Pietro Baragiola
Girato in collaborazione con la regista iraniana Zar Amir Ebrahimi, il film si concentra sul dilemma vissuto da una giovane judoka iraniana e dalla sua allenatrice che, durante i campionati mondiali, ricevono l’ordine dalla Repubblica Islamica di ritirarsi dalla competizione piuttosto che affrontare la concorrente israeliana.