“So Long, Marianne”: la nuova serie tv sul cantautore Leonard Cohen e la sua amata Marianne Ihlen

Spettacolo

di Pietro Baragiola
L’attore e musicista Alex Wolff, noto per i film Jumanji: Welcome to the Jungle e Hereditary interpreterà l’icona della musica ebraica Leonard Cohen nella serie tv So Long, Marianne che ripercorrerà la storia d’amore dell’artista con la sua “musa” ispiratrice Marianne Ihlen, conosciuta sull’isola greca di Hydra. Il titolo stesso è preso dal nome della canzone che Cohen dedicò all’amata poco dopo la fine della loro relazione.

Ambientata negli anni ’60, la serie si concentrerà su un periodo cruciale dello sviluppo artistico di Cohen in cui da poeta in cerca di fortuna diventerà uno dei musicisti ebrei più amati del secolo. Il creatore della serie, Øystein Karlsen, ha affermato che “ora più che mai è necessario un racconto che celebri la vita, l’amore e la ricerca della propria strada nella vita”.

“Si tratta di una delle storie d’amore più iconiche del secolo scorso” ha affermato James Darie, Head of Scripted di Cineflix Rights, casa distributrice del film. “Gli eventi della serie, le bellissime location in cui è ambientata e la bravura del cast la rendono un dramma che appassionerà il pubblico di tutto il mondo, sia che conosca già la storia sia che vi si avvicini da poco”.

So Long, Marianne, co-prodotta dall’emittente norvegese NRK e dalla piattaforma streaming canadese Crave, sarà disponibile a partire dal 2024.

La storia d’amore tra Leonard e Marianne

Era il 1960 quando, a soli 26 anni, Leonard Cohen, grazie ad un lascito inaspettato, abbandonò il Canada e comprò per 1500 dollari una casa sull’isola greca di Hydra. Cohen aveva già pubblicato due raccolte di poesie (Let us compare mythologies e The Spice-Box of Earth) ed era stato nominato “migliore giovane poeta contemporaneo del Canada anglofono” ma nel 1960 si trovò davanti al temuto blocco dello scrittore e sperava che la nuova vita sull’isola greca gli avrebbe portato l’ispirazione necessaria per il suo prossimo progetto.

Hydra all’epoca era il covo di artisti inquieti, amori fugaci e scrittori in cerca di ispirazione. Tra i volti noti che si potevano incontrare sull’isola vi erano gli scrittori australiani George Johnston e Charmian Clift, il pittore inglese Anthony Kingsmill e star del calibro di Sophia Loren e Brigitte Bardot.

Fu durante il suo soggiorno sull’isola che Cohen incontrò la norvegese Marianne Ihlen che, proprio in quei giorni, venne abbandonata dal marito, lo scrittore Axel Jensen, fuggito in barca a vela con una pittrice americana.

Poco tempo dopo Leonard e Marianne si innamorarono e decisero di andare a convivere portando con loro il figlio di lei di appena 6 mesi, Axel Joachim.

Iniziarono così 7 anni di relazione durante i quali Marianne divenne amica, compagna di viaggio e affettuosa assistente del poeta, con l’abitudine di posare ogni mattina una gardenia fresca di fronte alla macchina da scrivere di Leonard. Fu proprio Marianne a incoraggiare l’amato a sperimentare la carriera musicale, spronandolo a diventare il cantautore di successo oggi famoso in tutto il mondo.

Con il passare degli anni però il desiderio irrefrenabile di avventura nutrito da Leonard si scontrò sempre di più con il bisogno di normalità provato dall’amata, portando alla rottura della loro storia d’amore nel 1967.

Questo conflitto psicologico tra i due è descritto minuziosamente nella celebre canzone So Long, Marianne uscita in quello stesso anno insieme a Songs of Leonard Cohen, primo album dell’autore.

Di seguito riportiamo un breve estratto della canzone

 “I’m standing on a ledge                   “Sto su un precipizio

and your fine spider web                     e la tua sottile ragnatela

is fastening my ankle to a stone.”        lega la mia caviglia alla pietra.”

Queste parole indicano come il cantautore si sentisse quasi imprigionato dalla “sottile ragnatela” di Marianne che gli impediva di tuffarsi verso l’ignoto e provare a volare.

“Volevo molte donne, conoscere paesi diversi e sperimentare climi diversi” ha dichiarato Cohen durante un’intervista all’autrice Kari Hesthamar in cui spiegò che anche tutte le altre amicizie create sull’isola finirono col perdersi.

Nonostante presero strade separate però, Leonard e Marianne rimasero legati per tutta la vita. Il cantautore le dedicò la sua terza raccolta poetica Flowers for Hitler e la ritrasse sul retro di copertina del suo secondo disco musicale Songs from a room.

“Sei la donna che mi ha liberato” così Cohen scrisse dell’ex amata nella poesia inedita The Poetry Place, ringraziandola per tutto quello che aveva fatto per lui.

Quando nel 2016 un caro amico di Marianne, Jan Christian Mollestad, contattò Leonard comunicandogli che la donna era in fin di vita, il cantautore rispose subito con un messaggio che tutt’ora risulta una delle più belle dichiarazioni d’amore della storia della musica:

“Marianne siamo arrivati a quel punto della vita in cui siamo entrambi vecchi e i nostri corpi si sgretolano. Penso che ti seguirò molto presto. Sappi che ti sono così vicino che se allungassi la mano potresti toccare la mia. Ti ho sempre amata per la tua bellezza e per la tua saggezza ma so che non devo dire nulla di più a tal proposito, perché sai già tutto. Voglio solo augurarti buon viaggio. Arrivederci vecchia amica. Amore infinito. Ci vediamo lungo la strada”.

Marianne Ihlen morì il 28 luglio 2016 e Leonard la seguì pochi mesi dopo, il 7 novembre.

La serie

So Long, Marianne è entrata in produzione il 24 marzo 2023 e segue Alex Wolff nei panni di Leonard e Thea Sofie Loch Næss nel ruolo di Marianne durante il loro lungo soggiorno sull’isola di Hydra.

Le riprese si sono tenute tra Grecia, Norvegia, New York e la città natale di Cohen, Montreal e, secondo la rivista Variety, sono già volte al termine.

La sceneggiatura è stata affidata all’autore norvegese di bestseller Jo Nesbø in collaborazione con il regista Øystein Karlsen. “Karlsen ha dimostrato nei suoi progetti precedenti di saper creare drammi originali che sono allo stesso tempo emozionanti ed emotivi” ha dichiarato Marianne Furevold-Boland, Head of Dreama della NRK. “Questa nuova serie ha tutto il potenziale per diventare un dramma senza tempo con un appeal universale che ispiri il pubblico a indagare sulla vita e sulla ricerca della vera felicità”.