Cultura e Società

Libri della memoria. Simon Stranger, l’alfabeto dell’addio

Libri

di Esterina Dana
Ambientato nella Norvegia occupata dai nazisti, narra le vicissitudini della persecuzione nazista di una famiglia ebraica, i Komissar, giunta dalla Russia in Norvegia e, attraverso cinque generazioni, ne ricostruisce la storia, supportata da ricerche documentarie.

“Mai più! Usi e abusi della memoria”, presentato il nuovo libro di Ugo Volli (16.1.2022)

Feste/Eventi, Kesher

di Nathan Greppi
In una recente intervista al quotidiano Avvenire, Rav Alfonso Arbib ha affermato in merito ai no vax che si paragonano agli ebrei perseguitati sotto il nazismo che “dobbiamo porci alcune domande sul processo di banalizzazione della Shoah che è stato praticato da molti. Nel corso degli ultimi anni si sono paragonate alla Shoah tutte le sofferenze e tutte le persecuzioni e la si è anche usata a fini politici. […] Con i no vax siamo a una strumentalizzazione che ho il dubbio se definire ridicola o inquietante.”

Partendo da ciò, Rav Arbib ha illustrato la necessità delle argomentazioni racchiuse nell’ultimo libro del semiologo Ugo Volli, Mai più! Usi e abusi del Giorno della Memoria (Edizioni Sonda), presentato su Zoom domenica 16 gennaio in un dibattito organizzato dalla Comunità Ebraica di Milano.

Dopo l’intervento del Rav e i saluti introduttivi di Sara Modena, Assessore alla Cultura della Comunità che ha moderato l’incontro, ha preso la parola Roberta Vital dell’associazione Progetto Dreyfus, secondo la quale il libro di Volli “ci invita ad una riflessione collettiva su quello che è il Giorno della Memoria, mostrandone l’utilità ma anche le insidie e il pericolo del relativismo, che rischia di aprire le porte ad una banalizzazione della Shoah.”

Spesso ci si dimentica che la celebrazione a livello nazionale della Giornata della Memoria non è stato un traguardo semplice, bensì il frutto di numerosi sforzi portati avanti in particolare dall’Associazione Figli della Shoah. A tale proposito, Claudia De Benedetti ha rievocato un episodio del 2004: “Eravamo con Rav Arbib in una scuola a parlare di una mostra che l’Associazione aveva organizzato sull’infanzia rubata.” Ha spiegato che un tema che condivide di Volli è come ha trattato i metodi con cui Israele tramanda alle successive generazioni il ricordo della Shoah. Volli secondo lei “ci spiega che bisogna ricordare davvero, perché la memoria deve essere un impegno reale e concreto.” Un altro aspetto che ha apprezzato del libro è che parla di temi quali l’antisemitismo feroce portato avanti per secoli ordini monastici e tutti quegli intellettuali e artisti che in alcuni casi hanno promosso le istanze che hanno portato la Shoah, nonché il tema dell’odio di sé in seno al mondo ebraico.

Volli non è stato il primo intellettuale a criticare il modo superficiale in cui oggi viene utilizzata la memoria; già Rav Giuseppe Laras disse che la Giornata della Memoria fosse “profondamente logora, abusata e corrotta, non soltanto dall’esterno ma anche dall’interno.” Queste sue parole sono state lette all’incontro dal suo allievo Vittorio Robiati Bendaud, il quale spiegò che: “Rav Laras, che sopravvisse alla Shoah e lottò per avere il Memoriale di Milano, parlò nei suoi ultimi scritti di “Shoahismo” interno alle comunità ebraiche italiane, laddove il riferimento possessivo alla memoria sia stato trasformato in qualcosa di insano.”

Ha citato un altro importante rabbino, l’americano Rav Michael Wyschogrod (1928 – 2015), che scrisse a suo tempo: “Io non penso che dalla Shoah possa essere fatta derivare alcuna voce capace di parlare a credenti e non credenti.” Se si mettesse la Shoah al centro dell’ebraismo, secondo lui, ciò “distruggerebbe l’ebraismo e darebbe a Hitler quella vittoria postuma che tutti noi vogliamo negargli.”

Per concludere, lo stesso Volli ha sottolineato il fatto non banale che la Giornata della Memoria è stata istituita a livello legislativo in Italia nel 2000, 55 anni dopo la caduta del nazismo. “Sono stati anni in cui gli ebrei hanno combattuto molto per non far dimenticare quello che era accaduto.” Secondo lui, il fatto che il Memoriale della Shoah parli del fatto che lì sono morti degli antifascisti e comunisti prima che degli ebrei “sostanzialmente occulta il carattere ebraico della Shoah.” Ha aggiunto che se si è gradualmente iniziato a parlare di più dei crimini avvenuti, ciò è anche merito della scelta di Ben Gurion di organizzare il processo ad Eichmann non solo sulle sue colpe personali, bensì come un processo all’antisemitismo nazista in senso ampio, il che non era avvenuto a Norimberga.

Di che cosa parliamo quando diciamo “mai piu”

Libri

di Fiona Diwan
Ugo Volli: per un uso non burocratico della memoria: «Bisogna ricordare in maniera non notarile, non burocratica, non occasionale, non retorica, soprattutto non strumentale. Bisogna comprendere in profondità un fenomeno che coinvolge l’identità europea e occidentale ma anche quella islamica».

Il ragazzo del bunker

Libri della memoria. Bernard, il ragazzo del bunker

Libri

di Nathan Greppi
Bernard Mayer è un ragazzo ebreo di 15 anni che sopravvisse allo sterminio operato nel ghetto di Drohobycz,  quando la sua famiglia e quella degli Schwartz costruirono un bunker sotterraneo, dove si nascosero assieme ad altri ebrei fino al termine della guerra.

Libri della memoria. Il libro ritrovato di Lia Levi bambina

Libri

di Esterina Dana
Venticinque pagine ingiallite legate con un cordoncino viola e vergate da una scrittura infantile. È il manoscritto che Lia Levi scrisse dodicenne e donò ai suoi genitori all’indomani della Liberazione di Roma, come dimostra il titolo Dal pianto al sorriso. Breve storia di nove mesi di dominazione tedesca.

Auschwitz-Birkenau

La deportazione italiana ad Auschwitz, un racconto corale

Libri

di Ilaria Myr
Una nuova opera ampiamente documentata analizza le condizioni dei deportati italiani, ebrei e politici, nel lager, offrendoal lettore la ricostruzione di una storia plurale e composita di vittime e un quadro molto più complesso di quello che è stato Auschwitz nella sua polivalenza  e nella sua pluralità di funzioni.