di Michael Soncin
“Anus Mundi” di Wiesław Kielar, appena ripubblicato da Giuntina, è considerato ancora oggi una delle testimonianze più impressionanti sul sistema concentrazionario nazista
Libri
Leopoli ebraica e il suo ospedale: un omaggio a una comunità scomparsa
di Anna Balestrieri
L’ospedale ebraico di Lviv nasce nel 1903 per la visione e l’impegno economico e organizzativo di Maurycy Lazarus (1832-1912). Dotato di un centinaio di posti letto di Medicina e di Chirurgia e di servizi ambulatoriali, è aperto ai pazienti, non solo ebrei e fornisce cure gratuite agli indigenti. Nel libro ‘Visionaries of Lviv’ l’omaggio alla sua storia e a una comunità ormai scomparsa.
Giorno della Memoria: due libri per ragazzi
di Nathan Greppi
In occasione del 27 gennaio, segnaliamo due libri di recente pubblicazione destinati ai ragazzi dai 12 anni: uno dedicato alle Pietre d’Inciampo, e l’altro alle storie di internati di Auschwitz.
Marcel Proust, Theodor Herzl e la Francia di Dreyfus. Quando l’antisemitismo lascia il posto al filosemitismo…
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Nella ricchissima galleria di ritratti della Ricerca del tempo perduto (1913-1927), Proust, che non si sentiva formalmente ebreo nonostante la sua origine ebraica da parte materna, dipinge il protagonista ebreo Albert Bloch
Il codice di Ruben, un segreto per sopravvivere
di Fiona Diwan
Liberamente ispirato alla sua storia famigliare, l’avvincente romanzo di Daniel Sher narra le avventure di un geniale matematico-crittografo tra l’Europa in guerra e la Palestina mandataria
Quando la storia si fa letteratura
di Fiona Diwan
Le colpe e la memoria: una storia di famiglia nella Torino fascista. «Vi ricordate le uova di legno che servivano per rammendare? Ecco il mio mestiere è il rammendo, mettere una toppa ai buchi della memoria».
Moshe Idel: alla ricerca dei tesori nascosti del pensiero ebraico. Il ruolo metafisico del Femminile nella Qabbalah
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] È passato poco più di un secolo dalle prime ricerche di Gershom Scholem che rivalutavano la Qabbalah come fenomeno centrale del pensiero ebraico e nel frattempo non è affatto diminuito l’interesse scientifico per questa grande corrente di pensiero, che un po’ riduttivamente viene definita mistica ebraica.
Il mondo amato e perduto degli ebrei d’Egitto
di Ester Moscati
Ebrei ed Egitto: un legame che non si è mai interrotto fin dai tempi di Avraham Avinu, passando Giuseppe, poi per Mosé… Ma in questo libro si racconta soprattutto della grande stagione dell’ebraismo egiziano contemporaneo.
I più letti nel 2024. Israele: la visione di pace di David Grossman. Illuminare le tenebre nel caos delle coscienze e dei conflitti globali
di Marina Gersony
In vista della fine dell’anno, pubblichiamo un articolo al giorno fra i più letti durante il 2024. Qui il più letto di marzo.
Questo piccolo ma potente pamphlet, in cui sono stati raccolti alcuni interventi dello scrittore sulla parabola politica di Israele e sulle dinamiche che alimentano la violenza, fino all’attacco terroristico del 7 Ottobre da parte di Hamas, è un’opera densa di significato.
L’Occidente e Israele, un rapporto compromesso?
di Nathan Greppi
Subito dopo i fatti del 7 ottobre, la solidarietà nei confronti delle vittime israeliane è stata in breve tempo rimpiazzata da un’ostilità diffusa nei confronti dello Stato Ebraico, additato da ampi settori delle società occidentali come il principale responsabile dei problemi in Medio Oriente.
Kafka / riflessioni, riletture, nuove traduzioni, saggi, ristampe…
di Michael Soncin
Alcune delle ultime novità editoriali sullo scrittore più commentato, interpretato, chiosato del XX secolo. Una lettura inedita per l’Italia a firma dell’amico intimo Felix Weltsch, filosofo e giornalista nativo di Praga, uno dei più importanti sionisti della Boemia.
La tonalità ebraica nella scrittura impersonale di Franz Kafka
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Come molti ebrei appartenenti all’orizzonte culturale della Mitteleuropa, Kafka si esprime in un tedesco perfetto, esente da ogni tipo di particolarismo linguistico ebraico nonché privo di ogni asperità stilistica.