di Redazione
Nato a Roma il 9 aprile 1924, Di Veroli venne arrestato e incarcerato a Regina Coeli nel marzo del 1944. Trasferito in seguito nel campo di Fossoli, fu quindi deportato nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau con il numero di matricola A-5372 per poi subire degli spostamenti in altri campi.
Personaggi e Storie
Leonardo: l’azienda militare italiana si fonde con l’israeliana Rada
di Nathan Greppi
L’accordo prevede che Leonardo acquisisca il 100% del capitale sociale di RADA; in cambio, gli azionisti dell’azienda israeliana acquisiranno il 19,5% delle azioni di Leonardo DRS.
Addio a Abraham Yehoshua, narratore d’eccellenza di Israele e del mondo ebraico
di Ilaria Ester Ramazzotti
Fermamente sionista, Yehoshua era stato altresì attivo sostenitore di una risoluzione pacifica e negoziata del conflitto arabo-israeliano, insieme ad altri due scrittori israeliani di primo piano, Amos Oz (deceduto nel 2018) e David Grossman, con i quali era diventato punto di riferimento per la sinistra del Paese.
Il Rabbino Capo di Mosca costretto all’esilio dopo aver rifiutato di appoggiare la guerra contro l’Ucraina
di Anna Lesnevskaya
Da 30 anni rabbino capo di Mosca, è volato in Ungheria con la moglie due settimane dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina per poi viaggiare attraverso l’Europa dell’Est aiutando i rifugiati ucraini e giungendo infine a Gerusalemme dove all’epoca era ricoverato suo padre
Deborah Lipstadt: “l’antisemitismo è un problema che non viene preso seriamente, fino a quando non diventa mortale”
di Michael Soncin
La studiosa dell’Olocausto ha sottolineato che l’antisemitismo non proviene solamente dalla parte estrema degli appartenenti ad un certo ramo politico, ma è onnipresente, in persone che al contrario, hanno invece molto spesso idee contrastanti su tutto il resto; motivo per il quale mira ad un monitoraggio da tutte le parti da cui esso proviene.
Lettere inedite di Carl Jung all’asta a Gerusalemme
di Michael Soncin
Le lettere in questione, del tutto inedite, poich^é mai state pubblicate o stampate, erano rivolte alla collega e amica Rivkah Schärf Kluger (1907-1987), entrambi svizzeri, accomunati dalle origini ebraiche.
Affaire Sarah Halimi. Il figlio Yonathan: “Saremo in Italia per ricordare gli insegnamenti di nostra madre”
di Ilaria Myr
“È stata una seconda pugnalata nella schiena. Hanno voluto deliberatamente focalizzarsi sullo stato mentale di Traoré, senza esaminare i moltissimi indizi che fanno capire la premeditazione dell’atto”. A pronunciare queste parole amareggiate è uno dei figli, Yonathan, che lunedì 23 maggio sarà a Roma a una serata dell’Ucei.
Francia: Elisabeth Borne, il nuovo Primo Ministro, è figlia di un sopravvissuto ad Auschwitz
di Redazione
Suo padre Joseph Bornstein, ebreo resistente, fu deportato nel 1944 ad Auschwitz-Birkenau, dove morirono due fratelli e il padre. Trasferito a Buchenwald e liberato dagli americani, nel 1945, rimarrà per tutta la vita profondamente segnato, tanto da suicidarsi nel 1972.
Dalla storia alle stories: perché Liliana Segre invita Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah
di David Zebuloni
Così attenta a questi passaggi generazionali, Liliana Segre, che da sempre si definisce nonna di chi la ascolta e oggi dimostra di esserlo davvero, non esita a convocare la corrispettiva Senatrice a Vita dei social media: Chiara Ferragni.
Aiuto sul terreno di guerra: l’ospedale da campo israeliano in Ucraina in un video
In questo video Joel Har-Even, direttore ospedale da campo di Sheba Global, racconta l’attività dell’ospedale da campo creato in Ucraina.
Quale futuro per Yom ha Shoah? Una riflessione
di Daniela Dana Tedeschi, presidente Associazione Figli della Shoah
Perché quando abbiamo la possibilità di commemorare intimamente, senza retorica o protagonismi le migliaia di vittime della Shoah, quando possiamo ascoltare i loro nomi, recitare un Kaddish in loro memoria non ci siamo?
Influencer musulmani partecipano ad Auschwitz alla Marcia della Vita
di Redazione
Un gruppo di giovani influencer provenienti da paesi arabi e prevalentemente musulmani in un’operazione congiunta con l’organizzazione Sharaka ha partecipato alla Marcia della Vita ad Auschwitz, con l’obiettivo di portare alla luce la verità dell’Olocausto nel mondo arabo, rafforzando al contempo il legame tra il mondo arabo e Israele dopo la sigla degli Accordi di Abramo.













