di Pietro Baragiola
Da sempre il “witz”, il motto di spirito, è stato usato dagli ebrei per esorcizzare l’orrore di persecuzioni e pogrom; una valvola di sfogo, un modo per dire “è orribile, ma ci siamo già passati, lo supereremo”.
Personaggi e Storie
Il ginnasta Artem Dolgopyat mette all’asta medaglia d’oro a favore delle vittime di Hamas
di Redazione
Metterà all’asta la medaglia d’oro conquistata ai campionati mondiali di ginnastica artistica svolti in Belgio per raccogliere fondi a favore delle comunità israeliane al confine con Gaza, duramente colpite dagli attacchi terroristici di Hamas dello scorso 7 ottobre, stessa data della competizione iridata svoltasi ad Anversa.
Gamer cacciato da un torneo perché ebreo e sionista
di Nathan Greppi
Felix Hasson, ventenne ebreo newyorkese, doveva partecipare al torneo intitolato Luminosity Makes BIG Moves 2024 che si terrà al New York dal 5 al 7 gennaio. Ma la sua registrazione è stata annullata senza fornirgli alcun preavviso né una spiegazione sul perché. Ma per scoprirlo è bastato andare su X/Twitter.
Profezia e commenti sul “Bullo del quartiere” di Bob Dylan
di Emanuele Calò
Mauro Suttora scrive per Huffington Post del 31 dicembre 2023, un articolo il cui titolo è “Per Bob Dylan, Israele è il “bullo del quartiere”, e il catenaccio recita: Il premio Nobel compone la canzone ‘Neighborhhood Bully’ (nda: avanza un’acca) dopo l’invasione israeliana del Libano e l’occupazione di Beirut, durante la quale avviene la strage di Sabra e Chatila. Anche allora, come oggi, Israele è criticato dal mondo intero per i suoi metodi violenti e sbrigativi”.
In ricordo di Shaul Greenglick: il soldato caduto in guerra, che sognava di fare il cantante
di David Zebuloni
Vi racconto di Shauli perché ho avuto la fortuna, l’onore, il dono straordinario di incontrarlo a metà strada. Vi racconto di Shauli perché scrivere di lui aiuta a elaborare il lutto, anche se non ad accettarlo. Vi racconto di Shauli soprattutto perché vorrei che non lo dimenticaste.
A Cesarea 1000 musicisti chiedono di riportare gli ostaggi a casa
di Redazione
Il risultato è “Homeland Concert”, con un medley di testi tratti dalla canzone classica di Ehud Manor, “HaBaita” (“A casa”) e parte dell’ “Hatikva”, l’inno nazionale israeliano, composto da Yair Klinger e fuso in un’unica opera arrangiata da Eran Mitelman, con l’orchestra arrangiamento di Ron Klein e diretto da Shilo Gallay e Danny Casson.
L’odio antisraeliano in cattedra. Intervista a Dana Barnett
di Nathan Greppi
Esistono siti e organizzazioni che nel corso del tempo si sono specializzate nel monitorare episodi di odio antisemita e antisionista nei campus universitari. Tra queste vi è l’IAM (Israel Academia Monitor), una ONG fondata nel 2004 e diretta dalla ricercatrice israeliana Dana Barnett.
I più letti del 2023. In ricordo di Giorgio Napolitano, quando scrisse “l’antisionismo è il nuovo antisemitismo”
di Redazione
In vista della fine dell’anno, pubblichiamo un articolo al giorno fra i più letti durante il 2023. Qui un articolo pubblicato il 26 settembre dopo la morte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
“Nova 6.29”: a Tel Aviv esposizioni in onore delle vittime del 7 ottobre
di Pietro Baragiola
In memoria delle vite stroncate, si è tenuta un’esposizione a Tel Aviv con l’intento di far vivere ai propri visitatori la desolazione del festival Supernova al momento dell’attacco di Hamas. Nonostante la mostra sia stata solo dal 7 al 22 dicembre, molti familiari delle vittime hanno chiesto un museo permanente.
Andrea Bocelli invita a un concerto l’ex ostaggio a Gaza che durante la prigionia cantava le sue canzoni
di Redazione
Mormorare le canzoni di Bocelli faceva parte del metodo di sopravvivenza di Jaffa Adar, 85 anni, e le ha permesso di superare i lunghi e spaventosi giorni di prigionia. La sua storia è arrivata al produttore israeliano Gad Oron, che l’ha condivisa con la squadra del tenore italiano. Commovente la lettera che le ha scritto e la reazione della signora.
TikTok rifiuta una pubblicità per la liberazione degli ostaggi: “troppo politica”
di Redazione
La piattaforma di social media ha dichiarato che le sue politiche pubblicitarie non consentono annunci che includano “l’uso di slogan elettorali” o che contengano “raffigurazioni di guerra, armi, ostaggi e violenza”. Ma i contenuti in sostegno di Hamas e a favore dei palestinesi sono invece stati pubblicati.
Michel Houellebecq si schiera con Israele e contro l’antisemitismo
di Nathan Greppi
Dopo i massacri del 7 ottobre, “mi aspettavo un grande movimento di simpatia e di solidarietà con gli ebrei. È successo esattamente il contrario, gli atti antisemiti si sono moltiplicati. Sono passati oltre due mesi e stento ancora a crederci”. Queste le parole dello scrittore francese in un’intervista a Yedioth Ahronoth.