presidente degli Stati Uniti dopo le più controverse elezioni del Paese, la sconfitta del rivale Al Gore preoccupò gli ebrei americani e Israele: la campagna elettorale di Bush era stata condotta puntando alla politica interna, sembrava probabile un disimpegno internazionale e dunque una minore spinta verso quel processo di pace che, dopo la delusione di Camp David, aveva più che mai bisogno del sostegno americano. Poi venne l’11 settembre e le priorità USA cambiarono. Oggi Bush, nella nuova stagione elettorale americana, visita il Medio Oriente giocando le ultime carte della sua presidenza.
Attualità e news
Il Diario di Anna Frank, un canto alla vita
è il titolo del musical che andrà in scena dal 28 febbraio al teatro Calderon, nel cuore della capitale spagnola. Quello di Madrid, in spagnolo, sarà il primo musical sulla breve vita della giovane Anna, autorizzato dalla fondazione olandese che cura il ricordo della piccola ebrea di Amsterdam.
A Masada, di corsa
di corse agonistiche e non, organizzate annualmente in Israele a scopo benefico oppure per promuovere il processo di pace, si arricchirà nel 2008 di una nuova manifestazione sportiva.
Dal sogno dei nonni a meta di vacanze dei nipoti
compie 60 anni. È unoccasione importante per approfondire il nostro legame con lo Stato ebraico, per farlo conoscere nei suoi vari aspetti, per riflettere sui legami con la diaspora e sulle inevitabili contraddizioni che attraversano una società giovane ma dalla storia millenaria.
Una collina per Ariel Sharon
a Hiriya, vicino allaeroporto Ben-Gurion di Tel Aviv, un parco dedicato ad Ariel Sharon. Un fatto singolare, non solo perché lex primo ministro è ancora vivo
Giovane e poliglotta in nuovo direttore del Times
, 38 anni, sarà il più giovane direttore nella lunga storia del Times, quotidiano principe dell’establishment britannico di proprietà dell’australiano Rupert Murdoch
Il nazismo e il cinema di propaganda
in questi giorni il film Suess lebreo (in tedesco Jud Suss) nell’ambito di una mostra sul potere e l’abuso del film da parte dei seguaci di Adolf Hitler. Si tratta del film più antisemita forse mai girato al mondo, commissionato dal ministro della Propaganda Joseph Goebbels al regista Veit Harlan


