Giovane e poliglotta in nuovo direttore del Times

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James Harding., 38 anni, sarà il più giovane direttore nella lunga storia del Times, quotidiano principe dell’establishment britannico di proprietà del magnate australiano Rupert Murdoch. E sarà anche il primo di famiglia ebraica. Harding prende il posto di Robert Thompson.
Enfant prodige del giornalismo britannico, Harding, dopo essersi laureato in Storia a pieni voti presso l’università di Cambridge, inizia la sua carriera come ‘scrittore di discorsi’ agli ordini di Kiochi Kato, allora capo di gabinetto del governo giapponese.
Quindi, dal 1993 al 1994, vive l’esperienza alla rappresentanza giapponese della commissione europea.

L’ingresso vero e proprio nel mondo dei media è del 1994, quando viene assunto come reporter dal quotidiano della City di Londra The Financial Times. Dal 1996 al 1999 lavora in Cina, dove inaugura l’ufficio cinese del The Financial Times. E proprio la conoscenza del cinese sembra abbia impressionato particolarmente il patron Murdoch determinando la sua nuova posizione.

Nel 1999 è promosso capo della sezione media e, nel 2002, diventa il responsabile dell’ufficio di Washington – sempre per il Financial Times. Solo diciotto mesi fa il suo ingresso nel Times di Londra in qualità di capo della sezione economica – fortemente voluto dall’amico ed ex collega Robert Thompson.

Secondo gli esperti del settore, Harding ha lavorato molto bene in questo nuovo ruolo, tanto da portarlo in pole position quando il posto di direttore è divenuto vacante. Si dice che Thompson, passato al Wall Street Journal, la cui acquisizione da parte del gruppo di Murdoch è stata perfezionata da poco, abbia avuto un ruolo decisivo nella scelta del suo successore. James Harding, che oltre al cinese parla correttamente giapponese, tedesco e francese, ha comunque il pieno supporto della proprietà e in particolare di James Murdoch, nuovo capo del gruppo nella divisione Europa e Asia.