di Anna Balestrieri
Nato dopo il 7 ottobre come gruppo famigliare su Whatsapp, da 15 membri è passato a 700. Fondato dal giovane Samuel Capelluto, punta a dare notizie, da fonti verificate, che interessano a chi vive fuori da Israele ma si sente parte di essa.
Attualità e news
Primo Sar-El Summit a New York alla “Celebrate Israel Parade”
di Keren Dahan
Il 18 maggio a New York City è stato semplicemente straordinario. In una giornata luminosa ed emozionante, abbiamo avuto l’immenso onore di marciare nella “Celebrate Israel Parade” sulla Fifth Avenue, una delle più grandi espressioni annuali di solidarietà con lo Stato di Israele. Quest’anno è stato particolarmente significativo.
“Non abbiamo visto tutto”: i più pericolosi missili non ancora utilizzati dal regime iraniano
di David Zebuloni
“L’Iran sta ora operando secondo un’economia di armamenti – spiega Moran Elaluf, esperta di Iran e di Medio Oriente, in un’intervista a Makor Rishon -. Il regime comprende che il conflitto potrebbe durare giorni o settimane, quindi non ha fretta di utilizzare tutte le munizioni a disposizione – ne conserva una parte per fasi successive della guerra”.
Un ponte tra culture: Loay Alshareef ospite dell’UCEI a Milano
di Sofia Tranchina
Giovedì 12 giugno si è tenuto un incontro promosso dall’UCEI)e organizzato con la Comunità ebraica di Milano, dedicato al dialogo tra arabi ed ebrei. Protagonista della serata è stato Loay Alshareef, blogger saudita noto per il suo impegno contro l’antisemitismo nei media arabi e per il sostegno agli Accordi di Abramo.
Nel mirino dei missili iraniani ci sono i civili israeliani
di Nina Prenda
La Repubblica Islamica oltre ad obiettivi strategici colpisce anche aree civili israeliane, causando morti e feriti, mentre Israele ha come obiettivi in Iran siti energetici, sistemi radar, lanciamissili, punti militari e del programma nucleare, nonché vertici del regime, capi dell’intelligence e numerosi scienziati che lavorano al programma per la realizzazione della bomba di Teheran.
Otto morti e oltre 90 feriti in seguito a un massiccio attacco missilistico iraniano
Attacchi iraniani causano tredici morti e oltre 200 feriti, mentre i raid aerei israeliani colpiscono Teheran
di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Almeno sei persone sono state uccise, tra cui una bambina di 8 anni, un bambino di 10 e un ragazzo di 18, a Bat Yam, nella notte tra sabato e domenica 15 giugno. Oltre 200 persone sono rimaste ferite e si teme che il numero delle vittime possa salire fino a 25, sette persone risultano ancora disperse sotto le macerie.
Gaza, attacco a un bus umanitario: otto morti tra gli operatori locali
di Sofia Tranchina
L’attacco è avvenuto dopo giorni di esplicite minacce rivolte dalla leadership di Hamas agli operatori locali della GHF. Già sabato, l’organizzazione aveva avvertito pubblicamente della crescente pericolosità della situazione, sospendendo temporaneamente le distribuzioni.
Israele colpisce l’Iran: il mondo trattiene il fiato di fronte al rischio di escalation globale
di Nina Deutsch
Dalle dichiarazioni dure di Teheran e Tel Aviv agli appelli alla moderazione di Europa, Turchia, USA e Cina: ecco le prime reazioni a caldo della comunità internazionale dopo il raid israeliano contro obiettivi nucleari iraniani
Israele attacca l’Iran: obiettivi nucleari e militari colpiti in tutta la Repubblica Islamica
di Davide Cucciati
Nella notte tra il 12 e il 13 di giugno, Israele ha lanciato una vasta offensiva contro l’Iran, colpendo simultaneamente infrastrutture nucleari e obiettivi militari strategici in tutto il Paese. L’operazione, denominata Leone che Sorge, segna una svolta storica nel conflitto
Come Hamas sfrutta gli aiuti umanitari che ruba ai civili
di Maia Principe
Confisca degli aiuti umanitari; contrabbando di merci proibite; incanalamento dei finanziamenti esteri; estorsione “di protezione”. Sono questi i quattro metodi utilizzati da Hamas per sfruttare gli aiuti rubati alla popolazione civile, individuati dall’esercito israeliano sulla base di ricerche di intelligence e documenti dell’organizzazione terroristica.
Kehlani al Pride di San Diego: le organizzazioni ebraiche locali si ritirano dall’evento
di Pietro Baragiola
Le organizzazioni ebraiche che avrebbero dovuto partecipare al Pride Festival di San Diego hanno annunciato il loro ritiro dalla manifestazione, per la presenza della cantante statunitense Kehlani che negli ultimi mesi ha ripetutamente espresso sentimenti antisemiti e anti-israeliani durante le sue esibizioni e sui social media.