di Redazione
Cinque camion hanno superato un controllo di sicurezza al valico di Kerem Shalom sul confine tra Israele e Gaza. In base all’accordo mediato da Qatar e Francia, due aerei militari del Qatar hanno consegnato gli aiuti all’aeroporto egiziano El Arish, vicino al confine di Rafah con Gaza.
Attualità e news
Un sito per mostrare al mondo gli orrori del 7 ottobre e ricordarne le vittime
di Redazione
L’IDF ha lanciato il sito in collaborazione con la Direzione nazionale della diplomazia pubblica israeliana il giorno prima dell’inizio del caso del Sud Africa presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) che accusa Israele di aver commesso un “genocidio” a Gaza.
100 giorni di guerra: cinquecento soldati e sessanta ufficiali IDF sono caduti per la difesa di Israele
di Roberto Zadik
Dopo tre mesi di guerra, ora le autorità pubblicano i nomi dei cinquecentoventinove soldati e dei sessanta ufficiali uccisi negli scontri coi terroristi di Hamas. Da quel terribile 7 ottobre, Israele sta attraversando uno dei suoi momenti più duri.
Un convegno su “Shoah come genocidio a Gaza”. E l’Anpi di Firenze contro la sezione di Bagno a Ripoli. “Si sminuisce il significato del 27 gennaio”
di Redazione
All’indignazione della sede fiorentina dell’associazione si aggiunge quella di Milano. “Il ruolo dell’Anpi deve essere quello di contrastare il dilagare dell’antisemitismo anche nel nostro Paese”, dichiara il presidente Roberto Cenati. Prende le distanze anche l’ARCI che, secondo la locandina, avrebbe dovuto ospitare l’evento.
Il grido del silenzio: viaggio in Israele, tra speranze e timori per il futuro
di Nathan Greppi
Camminando per le strade della piccola cittadina di Lehavim, la vita in apparenza sembra scorrere come prima: in giro si vede poca gente, anche perché molti dei residenti sono pendolari che durante il giorno lavorano a Beer Sheva.
Hamas diffonde il video della giovane Noa, che annuncia l’uccisione di due ostaggi
di Michael Soncin
Lunedì 15 gennaio è stato diffuso da Hamas un video in cui si vede la giovane Noa Argamani – ancora in ostaggio dal gruppo terroristico palestinese – annunciare sotto costrizione la morte di due dei suoi compagni prigionieri a Gaza.
7 ottobre, un femminicidio di massa davanti al quale non si può tacere. Firma l’appello per arrivare a 20.000
Pubblichiamo il testo integrale dell’appello “Non si può restare in silenzio” per definire il femminicidio di massa del 7 ottobre un crimine contro l’umanità e perseguire i responsabili a livello internazionale. L’appello è stato promosso da Andrée Shammah, Silvia Grilli, Alessandra Kusterman, Anita Friedman e Manuela Ulivi. Se si raggiungeranno 20.000 firme si potrà chiedere alle istituzioni di creare una giornata che ricordi una giornata spartiacque per le democrazie occidentali.
Turchia: calciatore israeliano arrestato per avere manifestato solidarietà verso gli ostaggi
di Michael Soncin
Il calciatore israeliano Sagiv Yehezkel è stato arrestato domenica sera in Turchia, dopo aver dedicato il gol che aveva segnato agli ostaggi israeliani, che si trovano a Gaza ormai da oltre cento giorni.
Donna uccisa e 17 feriti in una violenta ondata di attacchi a Ra’anana. Fermati due sospetti palestinesi legati a Hebron
di Redazione
Durante l’attacco, i due aggressori, Ahmed Zidat, 25 anni, e Mahmoud Zidad, 44 anni, hanno causato il panico sequestrando veicoli, investendo pedoni e accoltellando vittime in diverse zone della città. Morta una donna di 70 anni.
Due imponenti manifestazioni a Tel Aviv e a Londra, per la liberazione degli ostaggi
Nonostante la guerra, numeri in crescita per il turismo in Israele nel 2023
di David Fiorentini
Nonostante le cancellazioni dovute alla guerra, complessivamente il turismo in Israele continua la sua ripresa dalla pandemia: circa 3 milioni di viaggiatori nel 2023 iniettando 4,85 miliardi di dollari nell’economia del paese. In particolare, le ultime statistiche certificano un aumento del 12,5% rispetto al 2022, anche se ancora lontani dai livelli del 2019, anno record per il turismo israeliano, con quasi 4 milioni di ingressi.
New York, 325 protestanti pro-palestinesi arrestati per aver bloccato principali ponti e strade
di David Fiorentini
Coordinati da Jewish Voice for Peace, Palestinian Youth Movement e Democratic Socialists of America, i contestatori si sono legati a pneumatici, sedie e pali, intralciando lo scorrimento dei veicoli in punti nevralgici della città e rendendo necessario l’intervento della polizia. Immediatamente si è pronunciato il sindaco Eric Adams affermando i limiti del diritto costituzionale alla libertà di manifestazione, che non autorizza le persone a bloccare ponti e tunnel.