L’ambito Genesis Prize sarà assegnato alle organizzazioni a sostegno degli israeliani rapiti da Hamas

Israele

di David Fiorentini
Il prestigioso Genesis Prize, noto come il “Nobel ebraico”, sarà assegnato a cinque associazioni che sostengono gli israeliani ancora tenuti in ostaggio a Gaza da Hamas.

Concepito nel 2013, il premio è conferito dalla Genesis Prize Foundation per celebrare il contributo di personaggi illustri al mondo ebraico. Recentemente, nel 2022 la fondazione ha onorato le organizzazioni che si sono adoperate per le comunità ebraiche in Ucraina in seguito alla crisi umanitaria dovuta all’invasione russa.

Quest’anno, riconoscendo gli sforzi di coloro che in seguito al massacro del 7 ottobre si sono impegnati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prigionia dei cittadini israeliani a Gaza, la Genesis Prize Foundation fornirà dei finanziamenti fondamentali per sostenere le cure mediche fisiche e psicologiche per gli ostaggi rilasciati e le loro famiglie.

Durante gli attacchi terroristici del 7 ottobre, più di 250 cittadini israeliani sono stati catturati nelle loro case e alla festa Supernova, e dopo una breve tregua a novembre oltre 100 sono stati liberati. Oggi, rimangono ancora 136 persone di cui circa 100 ritenuti in vita. Per questo motivo, varie campagne, tra cui la più celebre “Bring Them Home Now”, non hanno mai smesso di far sentire la propria vicinanza e solidarietà, mostrando al mondo le brutalità dei terroristi di Hamas.

Nel corso della sua storia, tra i riceventi del premio figurano l’ex CEO di Pfizer Albert Bourla, la defunta giudice della Corte Suprema americana Ruth Bader Ginsburg e la cantante Barbra Streisand per il suo contributo alle arti e alla filantropia.

 

(Foto: manifestazione per gli ostaggi del 31 dicembre 2023. ©Sofia Tranchina)