di Michael Soncin
Il 7 ottobre 2023 il gruppo terroristico di Hamas, durante il terribile pogrom, che da Gaza ha invaso Israele, ha commesso uno tra i più grandi stupri di massa dei nostri tempi. Tutte le donne che sono state vittime di queste indicibili atrocità non devono essere dimenticate.
Per questo motivo, giovedì 7 marzo 2024 alle ore 13:00, in piazza San Babila (lato c.so Europa) a Milano, si terrà una manifestazione solidale, per denunciare la grande indifferenza e silenzio verso le donne ebree e israeliane.
All’evento hanno aderito diversi enti tra cui: l’ADEI, Associazione Donne Ebree d’Italia; la Comunità Ebraica di Milano, l’A.M.P.I; Associazione Milanese Pro Israele; l’ADI, Associazione Amici d’Israele.
Speriamo tutti nella vostra partecipazione.
A Roma una maratona oratoria organizzata dall’associazione Setteottobre
Lo stesso messaggio verrà ribadito a Roma, sempre nella giornata del 7 marzo, proprio in prossimità del giorno della Festa della Donna. Il luogo scelto a cui prenderà il via la maratona è piazza SS. Apostoli, alle ore 18:00.
Ancora una volta, non si può tacere contro gli stupri, le uccisioni, i smembramenti e le torture compiute da Hamas. Un silenzio tuonante commesso da buona parte del mondo occidentale, che non è passato inosservato. A tacere sono state diverse organizzazioni internazionali che lavorano nel campo dei diritti umani, e pure, paradossalmente, alcune componenti del mondo femminista.
Grazie all’appello Non si può restare in silenzio a cui hanno aderito 17.000 persone, è stato possibile all’associazione Setteottobre di poter presentare un formale atto di richiesta all’Ufficio del Prosecutor della Corte Penale Internazionale, affinché Hamas venga indagato per crimini contro l’umanità e genocidio. L’appello che ha raccolto migliaia di firme è stato promosso da: Andrée Ruth Shammah, Alessandra Kustermann, Silvia Grilli e Anita Friedman.
Le giornate di Milano e Roma vogliono anche ricordare le donne, uomini, bambini, giovani e vecchi che ancora sono ostaggi nelle mani di Hamas. Ricordarli per chiedere ancora una volta il rilascio immediato, di fronte ad un mondo che sembra averli dimenticati, o che forse ha fatto finta.
Diverse donne del mondo delle istituzioni, della politica e della cultura saranno presenti, inclusa una parte del mondo femminista, per dare una risposta anche alle mancate e nette denunce, senza distinguo, che sono invece venute a mancare.