di Nathan Greppi
Per decenni, un punto dolente nei rapporti tra ebrei e armeni è stato il rifiuto da parte d’Israele di riconoscere il genocidio armeno. Una mossa dettata dal desiderio di non compromettere i rapporti con la Turchia. Un punto di svolta arriva ora: il Primo Ministro Netanyahu ha dichiarato che riconosce come genocidio quello subito dagli armeni.
Mondo
Francia, ingresso vietato agli israeliani in un centro acquatico: arrestato il direttore per discriminazione
di Ludovica Iacovacci
Accade nella democratica Francia che un gruppo di bambini e adolescenti israeliani, tra gli 8 e i 16 anni d’età, dopo aver regolarmente ed anticipatamente prenotato la visita ad un centro acquatico francese, è stato respinto. A 150 israeliani è stata infatti vietata l’entrata a Porté-Puymorens.
“L’Iran dietro agli attacchi contro la comunità ebraica”. L’accusa del governo australiano
di Nathan Greppi
L’Australia ha accusato l’Iran di aver orchestrato due incendi dolosi che hanno colpito la comunità ebraica australiana, decidendo di tagliare i legami diplomatici con il paese ed espellere i suoi diplomatici. “Sono stati atti di aggressione straordinari e pericolosi orchestrati da una nazione straniera sul suolo australiano”
Israele e crisi alimentare a Gaza: rapporto IPC basato su fonti affiliate ad Hamas e gravi errori metodologici
di Davide Cucciati
Il 22 agosto 2025, tramite il proprio account X, il COGAT ha respinto con fermezza il nuovo rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC) sulla situazione alimentare nella Striscia di Gaza, che parla di carestia in atto, in particolare a Gaza City.
“Noi combattiamo gli ebrei, non il sionismo”. Le frasi choc di Ahed Tamimi
di Nathan Greppi
Una delle giustificazioni più adottate da coloro che promuovono il boicottaggio e l’emarginazione d’Israele e degli israeliani, è che loro non c’è l’avrebbero con tutti gli ebrei, ma “solo” con quelli sionisti.
“Operazioni di cecchinaggio”: testimonianze di blocchi ai profili filoisraeliani
di Davide Cucciati
Nelle ultime settimane diverse voci filoisraeliane hanno denunciato limitazioni dell’attività sui propri profili social. Il quadro che emerge dalle testimonianze raccolte da Mosaico è quello di segnalazioni in massa e provvedimenti automatici o semiautomatici che, talvolta, colpiscono anche contenuti informativi o satirici.
Whistleblower contro l’ONU: ostacolati gli aiuti a Gaza e rifiutato il coordinamento con Israele
di Davide Cucciati
Secondo il Jerusalem Post del 18 agosto 2025, un informatore che ha operato nelle missioni umanitarie nella Striscia di Gaza ha presentato un esposto formale all’Ispettorato generale di USAID, accusando alcune agenzie delle Nazioni Unite di avere ostacolato la consegna degli aiuti e rifiutato il coordinamento con Tzahal.
Regno Unito: Amazon rimuoverà i prodotti di Palestine Action
di Pietro Baragiola
Un’indagine di Jewish News ha dimostrato come una serie di prodotti a sostegno dell’organizzazione terroristica siano stati messi in vendita nel Regno Unito tramite il colosso delle vendite online. Le magliette, vendute a partire da 12,99 sterline (15 euro), recano lo slogan “We are all Palestine Action” e sono disponibili in più taglie, persino per i bambini dai tre anni in su.
Hostages Families Forum nella Giornata mondiale dell’aiuto umanitario: “50 ostaggi privati dei diritti fondamentali da 683 giorni. Questo incubo deve finire”
di Redazione
Oggi, 20 agosto, mentre il mondo celebra la Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, il Prof. Hagai Levine, responsabile del team sanitario dell’Hostages Families Forum, ha inviato il seguente messaggio al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e all’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Dalla Norvegia, un esempio di doppio standard contro Israele
di Nathan Greppi
Il fondo sovrano del Paese scandinavo – uno dei più grandi al mondo – ha annunciato di voler ampliare i suoi disinvestimenti da Israele, dopo aver già disinvestito da 11 aziende israeliane per un presunto coinvolgimento nella guerra a Gaza. Lo rivela un rapporto di 16 pagine redatto dall’organizzazione ebraica americana JLens con l’ADL.
“Stupro come arma di guerra”: l’ONU inserisce Hamas nella lista nera dei gruppi responsabili di violenze sessuali nei conflitti
di Anna Balestrieri
La decisione del segretario generale, formalizzata nel rapporto annuale che sarà diffuso a metà agosto all’Assemblea Generale, rappresenta un riconoscimento ufficiale – sebbene molto tardivo – delle atrocità commesse dai terroristi palestinesi il 7 ottobre 2023 e nei mesi successivi contro gli ostaggi trattenuti a Gaza.
Se l’ONU altera i suoi stessi criteri per incolpare Israele
di Nathan Greppi
Una recente inchiesta del sito d’informazione americano Washington Free Beacon sostiene che un ente sostenuto dalle Nazioni Unite ha silenziosamente cambiato i propri standard per fare in modo che sia più facile denunciare la presenza di una carestia a Gaza, utilizzando un parametro meno preciso e effettuato più velocemente.