Per i 60 anni della “Nostra Aetate” un grande evento in Vaticano

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di Maia Principe
Il programma dell’evento speciale intitolato “Camminare insieme nella speranza” prevede musica, testimonianze personali e spettacoli culturali che celebrano l’unità nella diversità. Da segnalare che la musica ebraica sarà eseguita dal Nefesh Trio, di Manuel Buda, Daniele Parziani e Davide Tedesco.

Tregua a Gaza: strategia condivisa o imposizione americana?

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di Davide Cucciati
L’accordo relativo al conflitto in Gaza non sarebbe stato frutto della libera strategia del governo israeliano bensì di un’imposizione americana. In un editoriale pubblicato il 19 ottobre 2025 dal titolo esplicito “This is how the Americans turned Israel into a banana republic”, Ben-Dror Yemini sostiene che il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi non sarebbero stati possibili senza l’intervento diretto dell’amministrazione Trump.

Gli ebrei di New York e il dilemma Mamdani. Intervista a Yehudit Barsky

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di Nathan Greppi
Ha creato molte divisioni, all’interno della popolazione ebraica di New York, la candidatura alla carica di sindaco di Zohran Mamdani, vincitore delle primarie democratiche e noto per le sue posizioni antisraeliane e vicine alla sinistra radicale. Per capire come viene vissuta la situazione dagli ebrei newyorkesi in vista delle elezioni locali, che si terranno il 4 novembre, abbiamo parlato con l’analista Yehudit Barsky, specializzata in Medio Oriente, antisemitismo e controterrorismo.

Al Jazeera: le notizie da Gaza trasmesse direttamente da Hamas all’emittente del Qatar

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di Ludovica Iacovacci
Documenti scoperti a Gaza rivelano che Hamas ha inviato precise istruzioni ad Al Jazeera. Il Meir Amit Intelligence and Terrorism Information Center ha stabilito che gli ufficiali dell’informazione dei terroristi palestinesi si sono coordinati con l’emittente qatariota perché la “copertura” giornalistica evitasse di danneggiare “l’immagine della resistenza”.

Il Regno Unito schiera un piccolo numero di ufficiali militari in Israele a seguito della richiesta degli Stati Uniti

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di Ludovica Iacovacci
Un piccolo contingente di ufficiali britannici di pianificazione militare è stato inviato in Israele per unirsi a una task force guidata dagli Stati Uniti per sostenere gli sforzi di stabilizzazione a Gaza, ha detto il ministero della difesa britannico. Ha affermato che  il contingente giocherà un “ruolo di ancoraggio” nella task force congiunta

Il Premio Nobel per la Pace Machado elogia Israele in chiamata con Netanyahu

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di Nina Prenda
In una telefonata con il primo ministro Benjamin Netanyahu, Machado ha elogiato le azioni decisive di Israele contro Hamas a Gaza e i suoi sforzi più ampi per combattere l’asse iraniano, sottolineando come rappresentino una minaccia non solo per Israele ma anche per il popolo venezuelano.

La battaglia di Hillel Neuer: «vi rivelo le verità nascoste sull’ONU»

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di Ilaria Myr
È un lavoro incessante quello che Hillel Neuer, direttore esecutivo della Ong Un Watch, svolge per documentare i pregiudizi e le scorrettezze commesse dall’ONU nei confronti di Israele. Pregiudizi ben radicati, evidenti nell’operato  di Francesca Albanese e nell’infiltrazione di Hamas nell’UNRWA

La Pace di Donald alla prova: una sfida ambiziosa, visionaria, fragile

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di Francesco Paolo La Bionda
Restituiti gli ostaggi, sarà il disarmo la fase più difficile del Piano di pace. Seguirà la nomina di un’amministrazione tecnocratica a Gaza per guidare la ricostruzione. Con la prospettiva di estendere gli Accordi di Abramo, il Presidente Trump vuole neutralizzare l’Iran, mettere nell’angolo la Cina e portare a termine la “Via del Cotone”, il nevralgico corridoio commerciale che va dallo stretto di Malacca al Bosforo, fino all’Italia e Francia. L’analisi di Maurizio Molinari

Hamas

Hamas è attivamente coinvolta nella creazione del nuovo governo di Gaza

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di Nina Prenda
Secondo la rete Kan Reshet, 12 l’organizzazione terroristica ha nominato circa la metà dei membri del governo, che sostengono i principi dell’organizzazione, anche se non in modo esplicito. Inoltre l’Egitto e i mediatori arabi avrebbero mostrato ad Hamas l’elenco completo degli altri membri, da loro proposti come assicurazione che il governo non si opporrà ai suoi interessi.