di Redazione
Un sondaggio commissionato dal Crif a Ifop rivela l’ampiezza delle reticenze francesi riguardo al riconoscimento di uno Stato palestinese.
Solo il 22% degli intervistati si dichiara favorevole a un riconoscimento “immediato e incondizionato”, mentre il 31% si oppone categoricamente a breve termine. La maggioranza relativa (47%) adotta una posizione sfumata, ritenendo che tale riconoscimento dovrebbe avvenire solo a condizione che tutti gli ostaggi detenuti da Hamas vengano liberati e che quest’ultimo si arrenda. Uno scenario ritenuto poco realistico nella situazione attuale. In tutto quindi il 78% si oppone a un riconoscimento “immediato e incondizionato”.
Il divario politico è netto. Se il 58% dei simpatizzanti di La France Insoumise sostiene un riconoscimento immediato, questa percentuale cala nettamente negli altri schieramenti: 28% tra i sostenitori del Partito socialista, 24% nella maggioranza presidenziale, 17% tra Les Républicains e solo il 6% tra i sostenitori del Rassemblement national. “La posizione ufficiale della Francia è largamente minoritaria nell’opinione pubblica, riguarda solo un francese su cinque”, sottolinea Frédéric Dabi, direttore generale dell’Ifop.
Prevalgono le preoccupazioni sulle conseguenze. Il 58% degli intervistati teme che un riconoscimento affrettato possa portare a un’escalation delle tensioni tra Israele e Iran. Inoltre, il 51% teme un aumento degli atti antisemiti in Francia e il 50% ritiene che una tale decisione rafforzerebbe Hamas. Solo il 42% lo vede come un passo verso la pace.
Il sostegno rimane più marcato tra i giovani (36% dei 18-24enni), i laureati e gli abitanti dell’area metropolitana di Parigi (35%), ma questa Francia urbana e cosmopolita rimane minoritaria rispetto alla cautela espressa nelle zone rurali e nelle classi popolari.