“Una Vergogna per l’Islam”: il Gran Muftì Saudita e quello di Dubai condannano Hamas

Mondo

di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
“Quello che abbiamo visto oggi a Gaza è una vergogna per l’Islam, un atto di bestemmia contro Allah e un peccato che non rappresenta i seguaci del Profeta, pace su di lui, né la religione onorevole dell’Islam,” ha dichiarato il leader religioso saudita. Intanto i Paesi arabi cercano un’alternativa al piano del presidente USA Donald Trump per la ricostruzione di Gaza.

Eurovision 2025, un paese a maggioranza musulmana sceglie un cantante ebreo

Mondo

di Michael Soncin
Una nazione costituita prevalentemente da abitanti di fede islamica come Azerbaijan sarà rappresentata all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a maggio in Svizzera, da un cantante ebreo. Inoltre è anche il primo paese con cittadini a maggioranza mussulmana ad inserire la definizione di antisemitismo nei libri di testo scolastici.

Berlinale (Wikipedia. Autore: Maharepa - https://www.flickr.com/photos/fotokurse-berlin/386712672/?addedcomment=1#comment72157602799951317, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3014660)

Berlinale 2025: in un clima politico incandescente tra cinema e proteste, palestinesi e antisemitismo dominano il dibattito in Germania verso le elezioni

Mondo

di Anna Coen
Sullo sfondo di questo evento culturale, la Germania si prepara alle elezioni federali del 23 febbraio per il rinnovo del Bundestag, proprio l’ultimo giorno del festival, con l’ascesa dell’estrema destra dell’AfD che scatena manifestazioni in tutto il Paese. Mentre crescono le tensioni fra i manifestanti che paragonano Gaza alla Shoah e la polizia (la banalizzazione dell’Olocausto è un reato).

Stop alle speculazioni: quanto costa davvero la ricostruzione di Gaza

Mondo

di David Zebuloni
Gli esperti internazionali e le Nazioni Unite hanno stimato che la ricostruzione della Striscia si aggirerà attorno a circa 80 miliardi di euro. Ma sono stime reali e affidabili? «Assolutamente no, perché si basano sui sui dati forniti da Hamas», spiega Eyal Ofer, esperto dell’economia di Gaza e della gestione di Hamas che, secondo lui, dalla guerra avrebbe guadagnato oltre 1 miliardo di euro.

Il 56% degli ebrei americani ha cambiato comportamento dopo il 7 ottobre

Mondo

di Redazione
Evitare di indossare indumenti o oggetti ebraici, non pubblicare sui social media contenuti che potrebbero rivelare la loro identità ebraica;  rimanere lontani da certi luoghi a causa di preoccupazioni per la loro sicurezza. Queste le principali strategie adottate a causa dell’antisemitismo esploso dopo il sabato nero.

Il New York Times minimizza sistematicamente le violenze di Hamas: l’analisi di un docente della Yale

Mondo

di Michael Soncin
Notizie che non fanno altro che influenzare erratamente l’opinione pubblica su larga scala, soprattutto quando a diffonderle è uno dei quotidiani più letti al mondo: il New York Times. A fronte di 1561 articoli analizzati, tra il 7 ottobre 2023 e il 7 giugno 2024, è emersa prevalentemente una narrazione a senso unico dove gli Israele viene descritto come l’aggressore principale e i palestinesi il popolo che soffre.

poster ostaggi israeliani (foto ©Anna Balestrieri)

Israele-Hamas: lavori in corso per mantenere la tregua e la liberazione degli ostaggi sabato

Mondo

di Anna Balestrieri
Alcune questioni pendenti sono state risolte grazie agli sforzi congiunti di Egitto, Qatar e dell’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff. Israele ha approvato l’ingresso nella Striscia di carburante e attrezzature mediche. Se giovedì dovesse arrivare il consenso israeliano, Hamas potrebbe annunciare venerdì i nomi dei tre ostaggi da rilasciare il giorno successivo.

È Tu Bishvàt, avviciniamoci alla natura

Mondo

di Nicole Karmeli
È Tu Bishvat, il Capodanno degli alberi (Rosh Ha-Shanà Lailanot). Secondo i Maestri, la contemplazione delle bellezze della natura è essenziale per lo sviluppo spirituale degli esseri umani. Una graphic novel, firmata da una talentuosa studentessa della nostra Scuola, racconta il significato della festa e la necessità di proteggere il creato.

Hamas

Accordo a rischio: gli ultimatum di Hamas e di Trump

Mondo

di Sofia Tranchina
Lunedì 10 febbraio Hamas ha annunciato che il rilascio dei tre ostaggi previsto per sabato 15 verrà posticipato “fino a nuovo avviso”, accusando Israele di aver violato gli accordi per il cessate il fuoco e Trump di aver mosso proposte di pulizia etnica della striscia di Gaza.