di Michael Soncin
Una nazione costituita prevalentemente da abitanti di fede islamica come Azerbaijan sarà rappresentata all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a maggio in Svizzera, da un cantante ebreo. Inoltre è anche il primo paese con cittadini a maggioranza mussulmana ad inserire la definizione di antisemitismo nei libri di testo scolastici.
Asaf (Sefael) Mishiyev, 32 anni, è il cantante solista della band Mamagama. Residente a Baku, è un personaggio molto conosciuto nella comunità ebraica dell’Azerbaijan, che conta circa 40,000 persone. Mishiyev ha imparato l’ebraico e studiato presso la scuola ebraica e attualmente insegna lezioni di canto a bambini e adolescenti presso un’associazione della comunità. Nel 2013 ha anche vinto un concorso di musica ebraica nella regione del Caucaso.
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«So parlare ebraico. Ho studiato in una scuola ebraica qui a Baku, dove ci sono due scuole. I nostri rapporti con Israele sono molto forti. Mi sento come se non stessi rappresentando solo l’Azerbaijan, il mio paese di cui sono orgoglioso, ma anche il popolo ebraico perché i miei genitori sono ebrei», ha detto il cantante, come riportato su Jewish News. Infatti, ha anche affermato che sarebbe molto felice se gli israeliani lo sostenessero durante la sua partecipazione all’Eurovision.
In Israele Mishiyev è già stato due volte, di cui una per un concorso musicale dedicato agli ebrei di tutto il mondo, dove ha vinto rappresentando il suo paese. Quanto alla musica israeliana, ha detto di amare Mercedes Band, Asaf Avidan e Yael Naim.
Run With U, il video musicale ufficiale della canzone per l’Eurovision 2025
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L’Azerbaigian: primo paese a maggioranza mussulmana a inserire la definizione di antisemitismo nei libri di testo
Una scelta che sembra mostrare un sostegno crescente verso Israele e il mondo ebraico in generale. L’Azerbaijan è la prima nazione a maggioranza musulmana ad avere introdotto nei testi scolastici la definizione di antisemitismo. La novità sarebbe stata individuata grazie ad rapporto a cura di IMPACT-se (Institute for Monitoring Peace and Cultural Tolerance in School Education), che ha analizzato i libri di testo utilizzati nelle scuole in Azerbaijan e la rappresentazione che essi fanno degli ebrei, di Israele e dell’antisemitismo.
I fatti riportati corrispondono alla verità storica. Viene esplicitamente nominata la Germania ai tempi del nazismo, dicendo che la Shoah è stata un genocidio che ha causato 6 milioni di vittime. Inoltre viene dato spazio anche alle persecuzioni durante la Russia zarista. Le narrazioni anti-israeliane sono state rimosse nell’edizioni dell’anno scolastico 2024-2025, cambiamento che riflette una panoramica più equilibrata del conflitto.
“I libri di testo dimostrano un chiaro rifiuto dei valori estremisti islamici promossi dal loro vicino Iran. Invece, promuovono tolleranza, diversità e un sentito rispetto per gli ebrei e Israele, che funge da importante modello per molti altri stati a maggioranza musulmana”, ha affermato Marcus Sheff direttore generale di IMPACT-se.
