di Pietro Baragiola
Negli ultimi giorni diversi utenti americani di Google Calendar si sono lamentati del fatto che la nota applicazione abbia rimosso dall’elenco delle sue ricorrenze annuali il Giorno Internazionale della Memoria (27 gennaio) e il Mese dell’Eredità Ebraica Americana (maggio).
Queste modifiche fanno parte del nuovo aggiornamento che Google sta installando su molte delle sue app in un periodo storico durante il quale le principali aziende americane stanno riducendo le proprie misure in materia di diversità, inclusione ed equità di genere per adeguarsi alle direttive dell’amministrazione Trump.
Google, valutata in borsa 2,3 trilioni di dollari, è proprio tra le aziende tecnologiche che hanno donato un milione del proprio fatturato per sostenere l’inaugurazione del neopresidente degli Stati Uniti tenutasi il 20 gennaio.
Nonostante i portavoce del gigante tecnologico continuino a sostenere che il nuovo aggiornamento delle sue app non sia in alcun modo influenzato dalle recenti politiche governative, molti utenti non sono convinti di queste affermazioni e non hanno esitato ad esprimere le proprie critiche.
Il nuovo Google Calendar
Oltre al Giorno della Memoria e al Mese dell’Eredità Ebraica, molte altre ricorrenze culturali ed etniche sono state rimosse dall’app di Google Calendar, tra cui: il Pride Month (giugno), il Black History Month (febbraio), la Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo (9 agosto) e il Mese del patrimonio ispanico (da metà settembre a metà ottobre).
“Queste modifiche sono state istituite già nel marzo 2024” ha affermato un portavoce di Google alla rivista The Verge, in risposta alle critiche ricevute. “Anni fa il team di Calendar ha iniziato ad aggiungere manualmente una serie più estesa di ricorrenze culturali in un gran numero di Paesi del mondo. Durante questo procedimento abbiamo ricevuto feedback sul fatto che mancassero sempre più eventi e ci siamo resi conto che inserire manualmente nel sistema centinaia di celebrazioni in modo coerente a livello globale non è affatto un processo scalabile o sostenibile.”
Secondo quanto confermato dal portavoce dell’azienda, il nuovo aggiornamento della versione statunitense di Google Calendar mostrerà soltanto le festività pubbliche e le ricorrenze nazionali che sono elencate a livello globale sul sito timeanddate.com.
Queste modifiche verranno ultimate nelle prossime settimane insieme ad alcune novità che coinvolgeranno anche altri strumenti di uso quotidiano come Google Search e Google Maps.
Google Maps e il Golfo d’America
Uno dei primi ordini esecutivi espressi dal governo Trump è stato quello di rinominare il Golfo del Messico in “Golfo d’America” e il Monte Denali, la vetta più alta del Nord America, con il suo vecchio nome di “Monte McKinley”.
Per tenere fede a queste nuove direttive, Google ha rilasciato un comunicato stampa annunciando che avrebbe ‘aggiornato rapidamente’ tutte le sue mappe.
Lunedì 10 febbraio, in seguito alle modifiche apportate dallo Storm Prediction Center, dalla Federal Aviation Administration e dal sistema federale di informazione sui nomi geografici (GNIS), Google ha spiegato che nei giorni a seguire l’interfaccia statunitense dell’app Maps avrebbe iniziato a mostrare la scritta “Golfo d’America”, mentre la versione messicana avrebbe mantenuto “Golfo del Messico” e quella degli altri Paesi del mondo “Golfo del Messico (Golfo d’America)”.
Questa mossa ha fatto adirare ancora di più gli utenti del gigante tecnologico che hanno accusato l’azienda di assoggettarsi alle politiche controverse di Donald Trump, mettendo a rischio il principio di inclusività e uguaglianza reciproca.
“Negando di sostenere le nuove direttive governative, Google sta palesemente mentendo al pubblico solo per compiacere il dittatore americano” ha scritto un utente sul forum di supporto creato dall’azienda. “Dovrebbe smetterla immediatamente e pensare con la sua testa.”