La storia di ‘Crossfit Rabbi’, il rabbino sportivo che allena il mondo ortodosso

di Davide Foa

crossfit-rabbiSi fa chiamare Crossfit Rabbi. È particolarmente attivo su Instagram, il noto social network, dove posta in continuazione video in cui solleva bilancieri da cento e passa kili.

Il suo nome è Moshe Gray, è un rabbino Chabad americano, direttore di un centro ebraico dell’università di Dartmouth. Dopo essere stato parecchi anni senza fare grandi attività sportive, qualche tempo fa ha deciso di rimettersi in forma; si è preso un personal trainer ed ha iniziato a fare Crossfit, un programma di rafforzamento fisico.

Ma la vera particolarità di Gray è un’altra. Colpito dalle parole del suo personal trainer riguardo all’obesità diffusa tra i rabbini chabad- “voi state effettivamente svolgendo il lavoro del Signore, ma come potete farlo pienamente se trascurate il vostro corpo?”- Gray ha deciso di mettere in piedi un programma di Crossfit indirizzato ai rabbini e alle loro mogli.

Con la sua iniziativa, Gray dà una risposta concreta ad un problema piuttosto diffuso tra i chierici di tutte le fedi. Secondo uno studio pubblicato nel gennaio scorso da “Social Science Research”, costoro sono infatti maggiormente sottoposti a disturbi di salute derivanti dall’obesità, rispetto al resto della popolazione. Stress, scarso stipendio e grandi famiglie da mantenere, sono tutti elementi che contribuiscono a mettere in pericolo la salute.

Da qui è nata appunto l’idea di Gray: un programma di CrossFit che prevede 30 partecipanti. Si parte con i controlli medici, quindi si fissano gli obiettivi personali; è inoltre a disposizione un servizio online di supporto, oltre ad una sovvenzione per il personal trainer.

“Siamo sottoposti a un grande stress nel nostro lavoro, come è possibile vedere dalla mia diradante attaccatura dei capelli e dalla mia barba bianca”, afferma Rabbi Yusef Gulek dell’università di Hartford. Da quando si è sposato, Gulek ha preso quasi 30 kg; in un anno, grazie al programma di CrossFit, ne ha persi 10.

Ad ogni modo, l’iniziativa di Gray non è la prima nel suo genere. Dal 2007 esiste, per esempio, la “Duke Clergy Health Initiative” rivolta al clero della Chiesa Metodista Unita. L’iniziativa nacque in seguito ai risultati di un sondaggio che mostravano come l’obesità colpisse il 41% dei chierici a fronte del 29% della popolazione totale dello Stato.

Eppure, per quanto inconsueta, l’immagine di un religioso sportivo non dovrebbe stupirci più di tanto; come spiega Gulek, “l’ebraismo e la Torah danno grande importanza alla salute del nostro corpo.”