Rav Moshe Shakevitz

Addio a Rav Moshe Shaikevitz. Scrivi il tuo saluto

Necrologi

di Roberto Zadik
Si è spento improvvisamente a Milano Rav Chaim Moshe Shaikevitz, direttore del Beit Chabad di Milano. 61 anni, amatissimo da tutta la comunità ebraica, era apprezzato per la sua gentilezza e la sua saggezza.

Il presidente della Comunità ebraica Milo Hasbani e tutto il Consiglio si stringono intorno alla famiglia per questa grave perdita.

L’addio alla salma

Domenica 25 ottobre,  davanti al Bet Chabad di via Soderini, si è tenuta la cerimonia, breve e nel rispetto dell’emergenza Covid 19, di saluto alla salma di Rav Moshe Mordecai Shaikevitz z’’l. Spentosi improvvisamente giovedì notte a 61 anni, padre di 13 figli e shaliach (inviato) del Movimento Chabad Lubavitch esemplare per saggezza, forza, altruismo e rigore morale, il Rabbino e saggio è stato ricordato da vari rabbini della Comunità milanese. Primo fra tutti, Rav Moshe Lazar che ha elogiato Rav Shaikevitz ricordandone il personaggio dai suoi tre nomi, Moshe, Chaim e Mordechai.

A proposito del nome Chaim, Rav Lazar ne ha evidenziato la grande vitalità e il suo importante ruolo di inviato del Rebbe di Lubavitch.  Nella sua vita il Rav era sempre in movimento, “non si fermava mai, aveva sempre nuovi progetti” e immerso nello studio della Torah, “non c’era un libro che Rav Shaikevitz non conoscesse, era la personificazione dello studio della Torah, studiava sempre”. Successivamente Rav Avraham Hazan ha detto “è stato un grande Chassid e continuerà ad esserlo attraverso la sua famiglia, sua moglie e i suoi figli.” Egli ha ricordato come “proprio con la parasha di questa settimana, Lech Lechà, Rav Sheikevitz ha lasciato la famiglia a Kfar Chabad decidendo di dare la sua vita  come missionario del Rebbe. Era un grande talmid chacham, studioso della Torah, e lasciò tutto per costruire un Bet Chabad a Milano questo era da sempre il suo sogno e grazie a D-o l’ha realizzato”. Riassumendone l’incessante impegno e la dedizione alla Comunità milanese, Rav Hazan ha ricordato il suo altruismo “dava  da mangiare e da dormire a chi aveva bisogno, tutti hanno studiato con lui, la sua umiltà era incredibile”.

Molto emozionante il ricordo di Rav Zemach, rabbino di riferimento del Bet Chabad di Soderini che ha lavorato con Rav Sheikevitz in tutti questi anni coordinandone le varie attività ne ha sottolineato l’impegno, visibilmente commosso e scosso dalla sua scomparsa. Era incredibile come “dedicasse tutta la vita a noi, a tutto quello che facciamo, il rispetto che mi dava essendo io molto più giovane di lui, dava importanza a tutto quello che pensavo e dicevo. Non posso credere di non vederlo più dopo che abbiamo passato più di vent’anni assieme. Non sono un figlio fisico ma era come se fosse un padre e non possiamo continuare senza di lui”. Ultimo discorso uno dei suoi figli, Levi che ha sottolineato come “noi Chabad non usiamo fare discorsi funebri ma per mio padre è un’ eccezione. Era un continuo fare, non esisteva vacanza per lui, metteva da parte il suo orgoglio e faceva tanto affinchè ci fosse pace in ogni ambito e tutto questo con una immensa verità. Non parlo solo di mio padre ma di quello che possiamo imparare e portare avanti”.