Stella gialla usata dai no vax (a sx) come quella degli ebrei durante il nazismo (a destra)

Dortmund vieta l’uso della stella di David gialla alle manifestazioni no-vax

Mondo

di David Fiorentini
Dopo forti pressioni, la polizia di Dortmund ha annunciato con effetto immediato che l‘uso della stella gialla di David stampata con le parole “non vaccinato” è vietato durante le proteste contro le misure del governo tedesco volte a contenere la pandemia COVID-19.

“Chiunque mostri la stella ebraica in questo modo sta banalizzando l’assassinio pianificato di milioni di ebrei dalla Germania nazionalsocialista e mette in pericolo la pace pubblica”, ha affermato il capo della polizia di Dortmund Gregor Lange, riporta Jewish News.

L’utilizzo della stella di David e più in generale la distorsione di vari simboli legati all’Olocausto, nasce in seno alle prime manifestazioni anti-lockdown in Europa e negli Stati Uniti. Dalle fotografie di Anna Frank ai finti pigiami a righe o addirittura alle catene e al filo spinato, moltissimi attivisti si sono imbarcati in un orribile paragone tra le misure di contenimento del contagio con le discriminazioni previste dai regimi nazifascisti. 

Un fenomeno che ha raggiunto anche l’Italia, insinuandosi nei cosiddetti “sabati no-green pass”, come ad esempio, la manifestazione svoltasi a Novara lo scorso 30 ottobre, in cui il corteo è sfilato con casacche a righe e in catene.

Ad oggi, diversi Stati e città tedeschi stanno considerando regolamenti simili, Monaco di Baviera ha vietato la pratica nel giugno 2020 e Wiesbaden nel mese successivo. Un provvedimento fondamentale, che il Commissario Nazionale tedesco per la lotta all’antisemitismo, Felix Klein, ha chiesto fin dai primi giorni della pandemia. 

Anche Brema sta considerando di seguire l’esempio, tramite il Senatore della Giustizia cittadino Claudia Schilling. “Associare la stella gialla al proprio stato di vaccinazione non è solo di cattivo gusto, – afferma l’Onorevole – ma ai miei occhi soddisfa il reato penale di incitamento all’odio”.