Azerbaijan: a novembre grande congresso dei rabbini europei

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di Nathan Greppi
Dal 12 al 15 novembre Baku, la capitale dell’Azerbaijan, ospiterà il raduno biennale della Conferenza dei Rabbini Europei (CER in inglese), che a ogni edizione raduna oltre 500 rabbini provenienti da tutto il continente per discutere le questioni più importanti che riguardano gli ebrei in Europa.

Stando alla European Jewish Press, si tratta della prima volta nella storia che questo evento si tiene in un paese musulmano. Questo perché l’Azerbaijan, sin da quando si è reso indipendente dall’Unione Sovietica, ha stretto nel corso dei decenni ottimi rapporti con Israele, del quale è diventato un alleato strategico sul piano economico e militare. L’evento infatti si terrà a Baku su invito del Presidente azero Ilham Aliyev, che sarà presente come ospite onorario.

Fondata nel 1956, la CER è la più importante organizzazione rabbinica ortodossa in Europa, e vi sono affiliati in totale circa 700 rabbini europei. La sua prima convention si tenne ad Amsterdam nel 1957, e si è sempre battuta per difendere i diritti della minoranza ebraica e la libertà di culto in Europa. Dal 2011 il presidente è Rav Pinchas Goldschmidt, ex-rabbino capo di Mosca costretto a lasciare la Russia nel 2022 per essersi opposto all’invasione dell’Ucraina.

Proprio Rav Goldschmidt ha definito “simbolica” la decisione di tenere l’evento in Azerbaijan: si pensa che i primi ebrei giunsero nel territorio dopo la distruzione del Primo Tempio, intorno al 586 a.e.v., e attualmente nel paese vivono tra i 25.000 e i 30.000 ebrei, in un contesto dove l’antisemitismo è poco diffuso.

Storicamente, le comunità ebraiche azere sono di tre tipi: ebrei europei giunti tra la fine dell’800 e la seconda metà del ‘900; ebrei georgiani, insediatisi principalmente a Baku ai primi del ‘900; e gli “ebrei delle montagne”, così chiamati perché costituiscono un gruppo a sé stante, né ashkenaziti né sefarditi, che hanno vissuto sulle montagne del Caucaso sin dall’antichità. Infatti, la convention prevede anche una visita presso l’antica città di Quba, per secoli nucleo degli ebrei delle montagne.