La Conferenza dei Rabbini Europei lascia Londra per la Brexit e sceglie Monaco di Baviera

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di David Fiorentini
La Conferenza dei Rabbini Europei, che aveva sede a Londra sin dalla sua fondazione nel 1956 e che rappresenta circa 1000 rabbini ortodossi in tutto il continente, aprirà un nuovo Centro per la Vita Ebraica a Monaco di Baviera. Lo Stato tedesco finanzierà il nuovo edificio, che servirà come sede principale dell’organizzazione.

La scelta, come riporta il Times of Israel, è stata causata principalmente dalle difficoltà legate all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, ed è ricaduta sulla città tedesca, “nuovo punto focale per la vita ebraica in Europa”.

Il nuovo centro promuoverà la formazione di nuovi rabbini e delle loro mogli, oltre che fulcro di svariate conferenze internazionali.

“La Baviera è diventata un faro di speranza per le comunità ebraiche europee, un luogo dove possano sentirsi accolte, sostenute e valorizzate”, ha dichiarato il rabbino Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza ed ex rabbino capo di Mosca.

Il ricollocamento in realtà era in programma da alcuni anni. Dopo la Brexit, la leadership della CER “ha ritenuto che la sede dovesse sorgere al centro dell’Europa”, evitando il rischio di isolarsi dal resto del continente.

“Mi rende orgogliosa e felice vedere che la mia città natale, Monaco, sia diventata oggi uno dei centri ebraici più importanti d’Europa”, ha aggiunto Charlotte Knobloch, presidente della Comunità ebraica di Monaco e dell’Alta Baviera.

Oggi la Comunità di Monaco conta circa 9000 persone, la maggior parte delle quali discendenti di immigrati fuggiti dall’ex Unione Sovietica. Nell’ultimo decennio, anche molti israeliani hanno fatto della Germania la loro casa, raggiungendo numeri davvero considerevoli. Più recentemente, invece, la Germania è stata la meta di migliaia di profughi ebrei ucraini, che rapidamente sono stati accolti dai loro correligionari.

(Nella foto, rabbini della CER a Gerusalemme. Fonte: www.rabbiscer.org)