di Maia Principe
Dopo la rivelazione della canzone, Israele è salito al 4° posto nei pronostici delle scommesse. La canzone israeliana, scritta e composta dalla cantautrice Keren Peles, ha ricevuto più di un milione e centomila visualizzazioni sulle piattaforme digitali di Kan e sull’account YouTube dell’European Song Contest dopo meno di dieci ore.
È intitolata New Day Will Rise la canzone che rappresenterà Israele al prossimo Eurovision Song Contest in Svizzera e che sarà interpretata da Yuval Raphael, una sopravvissuta del Nova Festival. Il brano parteciperà alla seconda semifinale di Eurovision, in programma il 15 maggio, nella speranza di qualificarsi per la grande finale del 17 maggio. E dopo la rivelazione della canzone, Israele è salito al 4° posto nei pronostici delle scommesse. Come riporta i24News, secondo le tabelle di scommesse, il Paese ha una probabilità di vittoria vicina al 10%, simile a quella della Francia, classificata al terzo posto. La Svezia è in testa con il 18%, seguita dall’Austria con il 16%.
La canzone israeliana, scritta e composta dalla cantautrice Keren Peles, ha ricevuto più di un milione e centomila visualizzazioni sulle piattaforme digitali di Kan e sull’account YouTube dell’European Song Contest dopo meno di dieci ore.
La canzone, scelta all’unanimità da un comitato di professionisti, è stata scritta e composta da Keren Peles, mentre la produzione musicale è stata affidata a Tomer Biran. Ciò che rende questa canzone così speciale è il suo mix di lingue – inglese, ebraico e francese – e l’incorporazione di versi del Cantico dei Cantici.
“Sono molto orgogliosa di rappresentare il nostro Paese con questa canzone, soprattutto in questi tempi difficili – ha dichiarato Yuval Rafael -. Per me simboleggia la guarigione di cui tutti abbiamo bisogno e l’ottimismo per il futuro. Parla della nostra forza collettiva, della speranza condivisa, del sostegno reciproco e dell’amore che unisce gli israeliani. Piangiamo insieme, soffriamo insieme e guariamo insieme”.
Il testo di New Day Will Rise evoca la resilienza di fronte al dolore e la speranza in un futuro migliore dopo il trauma del 7 ottobre, con parole come “Tutti piangono, non piangete da soli” e “L’oscurità svanirà, tutto il dolore passerà, ma noi resteremo”.
Il videoclip ufficiale, diretto da Ofir Peretz (che ha diretto anche il clip di Hurricane l’anno scorso), presenta un gruppo di giovani, tra cui Yuval, in un viaggio nella natura selvaggia, con riferimenti all’universo estetico della canzone Hurricane. Questa odissea simbolica illustra “il viaggio dal dolore alla speranza” attraverso momenti di connessione tra i protagonisti.
Nel 2024 Israele era arrivata quinta nella classifica finale con la canzone Hurricane cantata magistralmente da Eden Golan, nonostante le polemiche, i fischi e l’odio andato in scena.