“Eitan potrebbe tornare in Italia” secondo i legali israeliani. Indagato il nonno materno per sequestro di persona aggravato

Israele

di Paolo Castellano

Israele potrebbe riconsegnare Eitan, il bambino di 6 anni sopravvissuto alla strage del Mottarone, alla zia paterna Aya Biran-Nirko, che da maggio si sta occupando della guarigione del ragazzino israeliano. La notizia arriva dai microfoni di Channel 12 che il 12 settembre ha intervistato due legali israeliani che lavorano nei Ministeri degli Esteri e della Giustizia.

Domenica, Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, ha condotto in Israele il nipote senza il consenso della tutrice legale, utilizzando un jet privato e il passaporto del ragazzino – che non avrebbe dovuto avere in base all’odine del giudice. Una volta scoperto l’accaduto, Aya Biran-Nirko ha sporto denuncia per rapimento presso le autorità italiane.

Secondo gli esperti israeliani, il comportamento di Shmuel Peleg violerebbe la Convenzione dell’Aja in materia di diritti civili per sottrazione internazionale di minore. Israele ha adottato tale convenzione nel 1991 e dunque è prevedibile che Gerusalemme riconsegnerà il prima possibile Eitan alla sua tutrice legale in Italia.

Raggiunta telefonicamente dai giornalisti israeliani, la zia materna Gali Peleg ha respinto le accuse di rapimento. «Non abbiamo rapito Eitan e non useremo quella parola. Abbiamo riportato Eitan a casa. Abbiamo dovuto farlo dopo che non abbiamo ricevuto alcuna informazione sulla sua salute o sulle sue condizioni mentali. Se il giudice non avesse programmato incontri [con il bambino], non lo avremmo mai visto».

Da quanto riportato da The Times of Israel, ad agosto la famiglia Peleg avrebbe attivato una procedura di adozione. Dunque, spetterà a un tribunale italiano decidere a chi affidare il piccolo Eitan dopo il tragico incidente dello scorso 23 maggio.

Nel frattempo, Shmuel Peleg è indagato a Pavia per sequestro di persona aggravato.

Come riporta Ansa, Peleg è un ex militare israeliano ed è stato iscritto nel registro degli indagati per sequestro di persona aggravato per il fatto che la vittima è un minorenne. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Mario Venditti, si cercherà di capire se ci siano state presunte complicità di altre persone nel blitz che ha portato al presunto rapimento.

Il gesto del nonno materno di Eitan è stato condannato anche dal presidente delle Comunità ebraica Milo Hasbani.