Riportare indietro le lancette dell’orologio biologico. Si apre il Milan Longevity Summit dal 14 al 27 marzo, un evento di rilevanza mondiale

Eventi

di Marina Gersony
Si può riscrivere il tempo? Riportare indietro le lancette dell’orologio biologico? La prossima generazione vivrà fino a 120 anni? Cosa possiamo fare fin da giovani per migliorare le nostre aspettative di vita? E come affrontare la terza e quarta età per vivere meglio e in buona salute?

Il sipario sta per alzarsi su uno degli eventi più attesi dell’anno: il Milan Longevity Summit. Dal 14 al 27 marzo 2024, la città di Milano diventerà il fulcro di una discussione globale sulla longevità umana e la ricerca scientifica ad essa correlata. Con il titolo Riscrivere il Tempo: Scienza e Miti nella Corsa alla Longevità, il Summit – in partnership con le eccellenze milanesi, sotto il patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia – riunirà una settantina di luminari tra i più famosi e autorevoli al mondo per esplorare le sfide e le opportunità legate alla crescente aspettativa di vita e al benessere fisico e mentale che ne consegue. L’incontro è aperto al grande pubblico, agli operatori e agli studenti per riflettere sul tema dell’invecchiamento a trecentosessanta gradi. (Informazioni e programma in calce all’articolo).

 

Viviana Kasam, fondatrice e Presidente di BrainCircle – associazione no-profit che ha visto la luce nel 2010 sotto l’egida del Premio Nobel Rita Levi Montalcini, con l’obiettivo di divulgare la ricerca nelle neuroscienze e promuovere gli studi più avanzati sul cervello – riflette sulla complessità di questo cambiamento epocale: «Abbiamo cominciato con l’idea di esplorare la ricerca scientifica avanzata sulla longevità, ma abbiamo presto realizzato che questa è solo la punta dell’iceberg –  osserva Kasam, ideatrice e coordinatrice del Summit –. La longevità richiede una riconsiderazione totale della nostra società: dall’organizzazione del lavoro alle politiche di welfare, dalle pensioni alla struttura urbana». In breve, un cambiamento che esige una nuova consapevolezza politica e sociale. «Per quanto riguarda la longevità – spiega – ci sono pochi studi in un mercato vasto, dove è difficile distinguere ciò che è scienza da ciò che è mero mercato». Infatti, negli ultimi anni, si parla molto di longevità, ma la domanda urgente che sorge è: qual è la vera scienza e quali sono i falsi miti in questa che sta diventando una vera e propria corsa all’oro?

 

LUMINARI MONDIALI PER ESPLORARE NUOVE SFIDE

Il Summit darà inizio alle sue attività il 14 marzo, con una presentazione d’apertura intitolata Eternamente Giovani: La Sindrome di Dorian Gray. Questo evento straordinario, ospitato presso il MEET Digital Culture Center, coinvolgerà un pubblico internazionale in una vasta gamma di argomenti. Il programma dei giorni successivi ospita relatori tra cui delle vere e proprie eccellenze come Nir BarzilaiJamie Metzl, Rym Ayadi,  Lars Hartenstein, Naomi Habib, Tzipi Strauss, Steve Horvath, Aviv Mezer.

 

INVESTIMENTI ISRAELIANI

Chiediamo a Viviana Kasam come si è avvicinata al tema della longevità: «Ho cominciato ad interessarmi e a occuparmi di longevity grazie a Sami Sagol, un amico israeliano e generoso benefattore nel campo della ricerca sul cervello, nonché fondatore del Sagol Neuroscience and Longevity Network. La sua passione e il suo impegno mi hanno colpita profondamente, poiché ha intuito e creduto nell’importanza di investire nella ricerca per migliorare la qualità della vita e allungare gli anni di salute delle persone anziane». Sami Sagol, imprenditore e filantropo, è noto tra i grandi investitori nella longevità e nel benessere. Oltre al suo interesse per la ricerca in questo settore, l’imprenditore ha finanziato diverse iniziative nel campo della scienza della longevità, della medicina anti-invecchiamento e della ricerca sulle malattie legate all’età. Il Sagol Institute for Longevity Research, in particolare, promuove l’indagine interdisciplinare sui fenomeni associati all’invecchiamento umano e sulle condizioni che influenzano la durata della vita. Le attività di ricerca presso l’Istituto comprendono studi relativi alla neurobiologia, al metabolismo, alla nutrizione e alle malattie cardiovascolari.

 

BABY BOOMERS

Richard Gere, George Clooney, Antonio Banderas, Hugh Grant, Mick Jagger… e icone femminili come Michelle Pfeiffer, Sharon Stone, Ornella Muti, Jane Fonda… Sono solo alcuni dei volti che sfidano il tempo con eleganza e fascino, dimostrando che l’età è solo un numero nel mondo dello spettacolo. Questo fenomeno, tuttavia, non è limitato alle celebrità. Sempre più persone stanno abbracciando uno stile di vita che sfida gli stereotipi legati all’invecchiamento. Nei contesti socio-economici avanzati, e sempre di più anche altrove grazie a una maggiore consapevolezza sulla salute, la vecchiaia non è più considerata un declino inevitabile, ma piuttosto un nuovo capitolo ricco di opportunità. I baby boomers, cresciuti in un’epoca di crescita economica esplosiva, si stanno distinguendo per i loro comportamenti orientati alla salute e al benessere. Hanno assistito non solo allo sviluppo tecnologico, ma anche alla consapevolezza dell’importanza di uno stile di vita equilibrato e attivo. Questa generazione di “silver spender” è diventata un mercato influente, attirando l’attenzione di industrie e aziende. Dai cosmetici alle crociere benessere, dai trattamenti medico-estetici alle app di fitness, c’è una vasta gamma di prodotti e servizi dedicati al mantenimento della giovinezza e della vitalità. Tuttavia, la longevità non è semplicemente una questione di trattamenti e prodotti. È un approccio olistico che abbraccia la nutrizione, l’attività fisica, le relazioni sociali e la realizzazione personale. Le cosiddette “Blue Zones”, aree del mondo in cui le persone vivono significativamente più a lungo, offrono un modello di vita basato sulla semplicità, sulle relazioni umane e sul rispetto per il ritmo naturale della vita. La ricerca scientifica continua a fare progressi nella comprensione dei meccanismi che regolano l’invecchiamento, offrendo promettenti prospettive per il futuro. Tuttavia, oltre alla scienza, è l’atteggiamento individuale verso l’invecchiamento che può fare la differenza. Coltivare interessi, mantenere relazioni significative e vivere con una prospettiva positiva possono contribuire a una vita longeva e soddisfacente. In definitiva, l’invecchiamento non è più visto come un destino inevitabile, ma come un’opportunità per abbracciare una nuova fase della vita con energia, vitalità e saggezza.

 

LE CITTÀ DELLA LONGEVITÀ

Entro il 2050, la popolazione mondiale anziana supererà i due miliardi di individui, con più del due terzi di loro che vivranno nelle grandi città. In occasione del Summit, uno dei temi centrali riguarda anche la creazione spazi urbani adatti non solo agli anziani, ma anche a tutte le generazioni. L’invecchiamento patologico non solo rappresenta un peso per gli individui e le loro famiglie, ma costituisce anche una sfida insostenibile per i sistemi sanitari e sociali. Le città rappresentano il crocevia del nostro futuro, dove si delineano soluzioni per promuovere attivamente il benessere e la salute per tutti, andando oltre la mera reazione alle emergenze. Delle vere e proprie City of Longevity che diventano riferimento per la silver economy, operante nella cura degli anziani, con progetti e attività mirati all’inclusione e all’interscambio fra i residenti di tutte le età.  Per creare comunità più vivibili e inclusive, è necessario potenziare i servizi pubblici, migliorare la qualità dell’aria, aumentare le aree verdi e favorire l’accessibilità a piedi per soddisfare le esigenze quotidiane. Non solo: i sistemi di governo, i trasporti, le risorse energetiche, le comunicazioni, i servizi sociali e l’assistenza sanitaria dovranno adattarsi sempre di più a un panorama economico e ambientale in continua trasformazione. Per affrontare queste sfide, è essenziale una pianificazione mirata a progettare il futuro anziché solo rispondere alle emergenze. Sfide che richiedono una rivoluzione non solo nelle scienze mediche, ma anche nell’organizzazione sociale ed economica.

 

INFO

Milan Longevity Summit, 14-27 marzo 2024: Riscrivere il tempo. Scienza e Miti nella corsa alla Longevità. Programma in italiano e in inglese sul sito: www.milanlongevitysummit.org. Ingresso libero con prenotazione fino a esaurimento posti, previa registrazione sul sito. Per la giornata di lunedì 25 marzo “Vivere la Longevità, dai confini della Scienza alla quotidianità”,  è possibile registrarsi e partecipare gratuitamente: https://solongevity.com/milanlongevitysummit/