Articoli scritti da Ilaria Myr

“No alla mostra antisemita”. Polemica alla Fondazione Prada Venezia

Italia

di Nathan Greppi
Tra i documenti sul mondo immobiliare, ce ne sono del governo britannico relativi a delle “obbligazioni di guerra” prestate alla Palestina mandataria, due sacchi di cemento con scritte in ebraico su di essi. “Collegare i temi del denaro e del potere agli ebrei e a Israele è puro antisemitismo” dice Rav Margolin (EJA).

TikTok: un’inchiesta rivela 72.000 post di matrice nazista

Mondo

di Nathan Greppi
Da un’indagine condotta da Sky News, è emerso che i vecchi discorsi e la musica delle marce risalenti alla Germania nazista sono stati trasformati in audio utilizzati come base per numerosi video usciti su TikTok, e che vengono utilizzati come colonne sonore in almeno 72.534 post. I video che utilizzano questi suoni hanno raggiunto alti livelli di interazione sulla piattaforma.

Il deputato dei Verdi in Gran Bretagna Mothin Ali

I verdi inglesi accusano Israele di genocidio nella loro convention annuale

Mondo

di David Fiorentini
Mothin Ali, un consigliere comunale verde di Leeds, che esultò al grido di “Allahu Akbar” alla notizia della sua elezione ha dichiarato su X: “Abbiamo fatto la storia, il primo partito politico del Regno Unito a riconoscere ufficialmente ciò che sta accadendo a Gaza come genocidio, ciò che sta accadendo in Palestina come apartheid e confermare il supporto per il BDS.”

Parashat Ki Tetzé. L’odio irrazionale non muore

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Non tutta l’ostilità verso gli ebrei, o verso Israele come Stato ebraico, è irrazionale e, laddove non lo è, si può ragionare. Ma una parte di essa è irrazionale. In parte, anche oggi, è una ripetizione dei miti del passato, dal Libello di Sangue ai Protocolli di Sion. Tutto ciò che possiamo fare è ricordare e non dimenticare, affrontarlo e difenderci da esso.

Donald Trump e Kamala Harris

«Odia Israele» vs «Non è vero». Scintille tra Trump e Harris

Mondo

di Redazione
Nello scontro tv di martedì 10 settembre, il candidato repubblicano Donald Trump ha affermato che il massacro del 7 ottobre non sarebbe accaduto sotto la sua supervisione, accusando Harris di odiare Israele. D’altra parte, Harris ha confutato le accuse, affermando che la guerra di Gaza «deve finire immediatamente», e ha mantenuto fermo il suo impegno per la sicurezza di Israelei.

La verità sul massacro di Ponary del 1941 ora in un nuovo libro di Chris Heath

Libri

di Pietro Baragiola
All’inizio del 1944 alcuni prigionieri, armati di  cucchiai, scavarono un lungo tunnel di fuga e in 80 tentarono  la fuga. Alla fine della guerra gli 11 sopravvissuti cercarono di raccontare al mondo ciò che era successo, ma i loro racconti non sono mai stati presi seriamente in considerazione. Fino a oggi.

È cieco anche chi non vuol vedere

Opinioni

di Giancarlo Giojelli (dal sito dell’associazione Setteottobre)
Il 7 ottobre del 2023 è di nuovo esploso in faccia al mondo, come l’11 settembre. Anche questa una strage annunciata eppure ci ha colto ancora una volta di sprovvista. Europa e Occidente intero mostrano ancora una volta il loro difetto visivo, per non dire la loro cecità: non stanno a guardare, non vedono.

Il tunnel dove sono stati ritrovati i sei ostaggi uccisi da hamas

L’IDF mostra il tunnel “degli orrori” dove erano tenuti prigionieri i sei ostaggi assassinati di recente da Hamas

Israele

di Redazione
Il tunnel in cui sono stati ritrovati i corpi è uno stretto passaggio di 120 metri che collegava parti di una vasta rete sotterranea nel quartiere di Tel Sultan. All’interno del tunnel, situato a circa 20 metri di profondità, l’IDF ha trovato cibo, acqua, un secchio usato come gabinetto di fortuna, numerose bottiglie di urina, materassi e caricatori di fucili d’assalto, oltre a grandi macchie di sangue sul terreno, dove sono stati uccisi gli ostaggi.

Israele: se ci fossero oggi le elezioni, vincerebbe l’opposizione. Un nuovo sondaggio

Israele

di Redazione
Dal sondaggio di Channel 12, i partiti di opposizione potrebbero formare una coalizione di maggioranza senza bisogno del sostegno delle fazioni arabe. Il Likud di Benjamin Netanyahu manterrebbe la sua posizione di primo partito con 22 seggi, lo Shas otterrebbe 10 seggi, Otzma Yehudit, il partito di ben Gvir, 9, e l’Ebraismo Unito della Torah 8, mentre il partito del Sionismo religioso di Smotrich non raggiungerebbe la soglia elettorale necessaria per entrare in Parlamento.