Gianfranco Damico: la battaglia contro il cancro nel suo ultimo libro e il suo sostegno a Israele a al popolo ebraico

Eventi

di Redazione
In un’atmosfera coinvolgente, tra gli applausi entusiasti di un pubblico accorso numeroso nonostante le difficoltà di viabilità dovute agli eventi cittadini in corso, giovedì scorso Gianfranco Damico, noto coach, consulente aziendale e autore di successo con diversi libri pubblicati da Feltrinelli, è stato accolto con calore dal presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi: «un amico indispensabile in tempi come questi», come lo ha definito con cordialità il presidente.

Durante l’evento, organizzato dalla Adei-Wizo di Milano per presentare l’ultimo libro di Damico Quando fai la chemio le zanzare non ti pungono (ed. Apalos), è stato affrontato anche il tema di Israele in questi giorni drammatici.

La presidente dell’Adei di Milano, Sylvia Sabbadini, ha introdotto magistralmente la serata con argute citazioni ebraiche, visibilmente soddisfatta per l’entusiasmo del pubblico. Accanto all’autore, c’era il Professor Marco Riva, professore associato di Neurochirurgia alla Humanitas University, che oltre al suo ruolo accademico, è anche un carissimo amico dello scrittore.

Tra i relatori era presente anche Daniel Mosseri, neo direttore di Pagine Ebraiche, il giornale edito dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che ha spiegato al pubblico come i post di Damico, così incisivi e solidali con Israele e con il popolo ebraico, lo abbiano spinto a chiedergli un articolo di attualità per il numero di aprile. Nel corso della serata, Riva e Mosseri hanno tra l’altro anche discusso del boicottaggio accademico d’Israele negli atenei, con Riva che lo ha definito «un tentativo di alcuni di nascondere il nulla che hanno dentro».

La giornalista Marina Gersony ha moderato la serata, ripercorrendo la biografia dell’autore prima di entrare nei dettagli del libro; una biografia raccontata dallo stesso Damico in modo affabile e diretto sul suo stesso sito:

Gianfranco Damico

«Ho 58 anni e una famiglia con un bellissimo e bizzarro ristorante nella mia Ortigia, Siracusa. Quando non servo con soddisfazione ai tavoli, spicco volentieri il volo nei miei viaggi di lavoro e di scoperta in giro per l’Italia e per il mondo. Da circa 23 anni lavoro con persone, professionisti, aziende, organizzazioni, scuole, a tre dimensioni fondamentali: l’eccellenza umana in tutte le sue forme, la tensione all’evoluzione e alla crescita continua – che aprono orizzonti – e il benessere come pienezza e meraviglia per il magnifico mistero che è la vita. Amo la filosofia, d’Oriente e d’Occidente, le neuroscienze, le scienze cognitive, le scoperte della nuova fisica e il pragmatismo asciutto del coaching centrato sull’azione. Per il resto, nella mia vita ho molto letto, molto viaggiato, ascoltato molta musica, visto molte mostre (l’arte è l’altra mia grande passione). Ogni volta che posso vado a perdermi tra campagne e boschi, dove posso fare silenzio. I miei due ragazzi di 9 e 14 anni rendono i miei giorni gioiosi. La mia signora, che un mio erudito amico chiama scherzosamente Aristotela (e che lui nel libro chiama l’Imperatrice), assesta ottimamente ciò che io lascio incompleto o irrisolto. Negli ultimi anni la mia lunga esperienza professionale e il mio personale viaggio di crescita sono confluiti nei miei libri, che hanno contribuito a cambiare visione – e vita – a migliaia di persone (li trovate online, ndr). Sono molto attivo su Facebook, nella mia pagina di “cameriere, filosofo meravigliato, sociologo della relazione”, dove diffondo e testimonio i valori in cui credo: eccellenza, responsabilità personale, evoluzione, connessione, meraviglia, bellezza, ironia, leggerezza».

Infatti, la sua pagina su Facebook, seguitissima, con i suoi post a favore dello Stato ebraico e dei valori che rappresenta, sta ottenendo un grande successo online.

Infine – Quando fai la chemio le zanzare non ti pungono – nonostante il titolo insolito che potrebbe mettere il lettore in soggezione – si rivela un libro ironico, pungente ma soprattutto politically (un)correct; un libro in forma di diario che esplora il viaggio duro ed emozionante attraverso il tema del cancro, definito il male del secolo. Damico conduce il lettore attraverso le sue esperienze personali con sincerità e umanità, esplorando dubbi, paure e vittorie con coraggio e dignità offrendo una visione realistica e speranzosa della vita, arricchita da riflessioni filosofiche e scientifiche accessibili a tutti. Con uno stile talvolta provocatorio e senza mezze misure, offre un messaggio universale di speranza che risuona forte: Lechaim! Alla vita!

Applausi calorosi e sentiti anche per il Prof Mario Riva, apprezzatissimo dai suoi pazienti e per il pubblico in sala per la sua empatia, competenza e linguaggio accessibile. Specialista in Neurochirurgia presso l’Humanitas, vanta un curriculum prestigioso e si impegna anche nella ricerca e nell’insegnamento universitario.