“La Bicicletta”: al Cinema Mexico il nuovo cortometraggio di un giovane regista della Comunità ebraica

di Nathan Greppi
Quando due persone si conoscono da tanto tempo, per quanto siano amiche può capitare che ci siano incomprensioni o questioni rimaste in sospeso. Questioni che, se non vengono risolte in breve tempo, alla lunga logorano il rapporto fino a danneggiarlo irreparabilmente. Da questo presupposto sembra partire La Bicicletta, il nuovo cortometraggio realizzato da Nathan De Paz Habib, giovane regista e attore cresciuto nella Comunità Ebraica di Milano.

La mattina che in paese si tiene la festa del Santo Patrono, la giovane Irene (Francesca Thomas) va con la sua bicicletta in panetteria, ma durante il tragitto cade e si fa male. Ritrovandosi da sola nel bosco, ferita, senza nessuno in giro che potesse aiutarla, va verso la casa della sua migliore amica Bianca (Alessia Peruzzi), sperando che la aiuti. Tuttavia, lungo la strada le tornano alla memoria degli episodi del suo passato con la ragazza, che la fanno sempre più dubitare della loro amicizia fino a farle compiere un gesto eclatante.

“La storia è tratta da una barzelletta che mio padre era solito raccontarmi,” ha spiegato il regista. “Narra di un contadino livornese la cui moglie sta per partorire, e che va di corsa in paese a chiamare il medico. Ma nel tragitto la sua bici si rompe. L’uomo si accorge allora di essere vicino a casa del suo più caro amico, e che può andare a bussargli per chiedere in prestito la bici. Tuttavia, strada facendo inizia a dubitare della lealtà dell’amico, a ricordarsi tutte le volte che questo si è rifiutato di aiutarlo, mettendolo anzi in difficoltà. Così il contadino arriva davanti alla porta dell’amico solamente per dirgli: ‘Oh pallino, vai in culo te e la tua bicicletta!’.”

“Mi veniva spesso raccontata questa barzelletta per ironizzare sulla capacità di raccontarsela e creare realtà parallele per paura di chiedere qualcosa a qualcuno e soprattutto per paura di fare qualcosa. Rianalizzando questa barzelletta ho capito che è da questa paura di essere abbandonati che si crea uno stato di frustrazione e difetto rispetto agli altri.”

Prima di quest’opera, Nathan De Paz Habib aveva già realizzato i suoi primi cortometraggi nel 2018 con il collettivo Malagrana, da lui fondato nel 2016, mentre nel 2019 ha esordito nel documentario con Cheese!. Inoltre, ha lavorato al montaggio per programmi televisivi della Rai e di Sky Arte, oltre ad aver lavorato come assistente per registi quali Gabriele Salvatores e Francesca Archibugi.

Il corto, della durata di circa 20 minuti, è stato presentato lunedì 17 ottobre al Cinema Mexico di Milano, dove verrà proiettato almeno fino a venerdì 21 ottobre. In precedenza, era già stato presentato ad agosto all’International Film Festival di Kerala, in India, mentre a luglio era in concorso al BCT Festival di Benevento.
Nel frattempo, Habib ha già girato altri due cortometraggi di prossima uscita: uno, Eroica, è stato girato a Milano a gennaio e ha per protagonista l’artista e musicista americano Chino Amobi. Dell’altro corto, di cui non si sa ancora il titolo, le riprese sono avvenute in Canada questa estate.