di Nathan Greppi
“Le università israeliane, e in particolare l’Istituto Weizmann, il Technion di Haifa e l’Università Ben-Gurion del Negev, sono delle eccellenze nel ranking internazionale, soprattutto negli ambiti dell’agricoltura e delle risorse idriche. È l’Italia che dovrebbe imparare da Israele, e non viceversa”, spiega Ugo Volli, già docente universitario di semiotica.
tecnologia
Prodotti di bellezza senza conservanti? La sfida di una startup israeliana: cosmetici in capsula
di Michael Soncin
Le possibilità di impiego di questa macchina sembrano essere molteplici e vanno dalla miscelazione dei cosmetici, alla produzione di integratori alimentari o addirittura di farmaci.
“NoTraffic”, la nuova intelligenza artificiale israeliana per ridurre il traffico raccoglie 50 milioni di dollari
di David Fiorentini
La piattaforma consente agli operatori infrastrutturali di controllare e dare priorità al flusso del traffico per tutti i mezzi di trasporto, inclusi auto, biciclette, bus e pedoni. Grazie all’innovativo sistema, è possibile rispondere in tempo reale alla viabilità, riducendo i tempi di percorrenza e migliorando le condizioni di sicurezza.
Algoritmi, robot, ChatGPT: quali le “ricadute” ebraiche?
di Marina Gersony
Leader politici che si odiano, colti nell’atto di abbracciarsi. Immagini della Shoah mai viste. Tutto finto ma estremamente realistico. Quale impatto avrà l’Intelligenza Artificiale sulla cultura e le tradizioni ebraiche? Esiste davvero un rischio di “dittatura” dei robot? Sì, sostiene Yuval Noah Harari. La cover di Bet Magazine di giugno.
L’Università di Tel Aviv registra per la prima volta i suoni emessi dalle piante
di David Fiorentini
I rumori, simili a un clic o allo scoppiettio dei popcorn, sono generati a un’intensità simile a quella del parlato, ma a frequenze al di là della gamma uditiva dell’orecchio umano.
Pigmentum, la start-up israeliana che produce formaggio dalla lattuga raccoglie 6 milioni di dollari
di David Fiorentini
Le proteine sviluppate permetteranno la preparazione di latticini di origine vegetale che abbiano l’aspetto, la consistenza e il sapore dei latticini animali. Questa innovazione sarà particolarmente importante alla luce della crescente domanda di alternative vegetali nel settore caseario.
ChatGpt, l’intelligenza artificiale che tra dubbi, timori ed entusiasmi insidia Google. E in Israele nasce una start up concorrente
di Marina Gersony
È il tema del giorno, una head topic come si direbbe oggi. Tutti ne parlano, molti esultano e altrettanti si preoccupano. Stiamo parlando del programma ChatGpt, il cui creatore è un giovane ebreo visionario e geniale di nome Samuel H. Altman.
La nuova sfida della Startup Nation? Allungare la vita dei suoi cittadini
di David Zebuloni
Con un piede nel futuro, Israele è senza dubbio tra i paesi più avanzati al mondo nel settore medico, in quello tecnologico e in quello della ricerca. Un connubio importante che ha permesso allo Stato Ebraico di affermarsi come pioniere di innovazioni salvavita
«Per fare innovazione ci vuole tanto studio e impegno, e un po’ di sana follia»: parola dell’inventore della chiavetta USB
di Ilaria Myr
L’israeliano Dov Moran è intervenuto il 29 settembre alla VI edizione del Festival delle Trasformazioni di Vigevano. In un discorso molto ‘inspiring’, Moran ha raccontato alcuni aneddoti curiosi del suo percorso che lo ha portato a essere riconosciuto come uno degli imprenditori che ha avuto maggiore impatto positivo sulla società.
L’Arabia Saudita investirà in imprese israeliane attraverso il fondo di Jared Kushner
di Francesco Paolo La Bionda
Si tratterebbe della prima volta che il Saudi Public Investment Fund investe nello Stato ebraico, con cui il governo saudita non ha una relazione diplomatica formale, sebbene siano in corso da anni frequenti contatti ufficiosi.
Meta e NoTraffic fra le 100 aziende più influenti per il Time
di Michael Soncin
NoTraffic con la sua innovativa piattaforma basata sull’intelligenza artificiale (IA), permette di ridurre la congestione del traffico stradale, beneficio tradottosi a sua volta in una maggiore sicurezza, quindi meno incidenti, tempi di attesa dimezzati, di conseguenza risparmio in termini economici, e parlando di sostenibilità, in una riduzione significativa di emissione di sostanze inquinanti.
In arrivo alla primaria i tablet per studiare l’ebraico
a cura del Team Infanzia-Primaria
Inizierà a breve un progetto che porterà ulteriori novità tecnologiche per l’apprendimento dell’ebraico. Seguendo l’esempio di molte scuole in tutto il mondo e grazie alla costante collaborazione tra la Scuola e la Fondazione Scuola, è stato approvato l’acquisto di 15 Tablet e relativi accessori allo scopo di potenziare l’apprendimento della lingua ebraica.