di Paolo Castellano
Il 2 aprile un’inchiesta del Sunday Times ha svelato che nel 2017 il governo britannico diede 20 milioni di sterline alle scuole palestinesi che, secondo diversi gruppi di osservazione, incoraggiano lo jihad, omettono i riferimenti agli accordi di pace con Israele e glorificano il martirio.
Regno Unito
Londra: gli ebrei inglesi manifestano contro Corbyn e l’antisemitismo nel Labour
di Nathan Greppi
Sono circa 500 gli ebrei riunitisi per protestare fuori dal Parlamento Britannico lunedì 16 marzo; essi accusano l’attuale leader dei Laburisti, Jeremy Corbyn, di aver permesso all’antisemitismo di diffondersi nel suo partito. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato dei Rappresentanti degli Ebrei Inglesi (BOD in inglese), e si è dovuta confrontare con una contro-manifestazione organizzata da 50 sostenitori di Corbyn.
Il Principe William visiterà Israele questa estate
di Paolo Castellano
Questa estate il principe William, duca di Cambridge, visiterà Israele, Cisgiordania e Giordania, secondo un comunicato ufficiale rilasciato il primo marzo da Kensington Palace. L’ultima visita reale in Israele risale al 1995, quando il principe Carlo partecipò ai funerali dell’allora premier laburista Yitzhak Rabin.
Gran Bretagna: la shechità al centro del dibattito politico
di Davide Foa
L’Ukip, il partito euro-scettico britannico capeggiato da Nigel Farange, ha deciso di opporsi alla produzione e distribuzione di carne che sia macellata secondo i dettami religiosi ebraici (kosher) e musulmani (halal). Non senza polemiche.
Regno Unito: il Parlamento considera azioni contro l’antisemitismo in inquietante crescita
Un’azione urgente è necessaria per contrastare un’ “inquietante” crescita dell’antisemitismo, comprese delle misure che affrontino “l’odio virtuale” sui social media. E’ quanto sostiene un’indagine parlamentare sull’antisemitismo, condotta da alcuni avvocati di diversi partiti.
Il Parlamento britannico riconosce la Palestina come Stato. Timore in Israele
Si tratta di un’iniziativa simbolica dei Comuni che non modificherà la posizione di Londra: il premier David Cameron e nessuno dei ministri hanno infatti partecipato al voto. In Israele si temono comunque gli effetti.