La statua dedicata a Licoricia

Inaugurata la statua per Licoricia, che finanziò l’Abbazia di Westminster

Mondo

di David Fiorentini
A 745 anni dalla sua morte, la città di Winchester dedica una statua alla donna ebrea che nel Duecento finanziò la costruzione dell’Abbazia di Westminster.

Un momento simbolico che ha unito le più alte cariche cittadine e nazionali, dal Rabbino capo Ephraim Mirvis ai rappresentanti della famiglia reale. Sarebbe dovuto intervenire anche il Principe di Galles, Carlo, tuttavia non ha potuto partecipare a causa della sua positività al Covid-19.

Poco prima della cacciata degli ebrei dall’Inghilterra, avvenuta nel 1290, la Comunità ebraica inglese viveva pesanti vessazioni, tassazioni e numerosi casi di intolleranza religiosa. Nonostante ciò, alcuni laboriosi imprenditori riuscirono a emergere dalla discriminazione, raggiungendo un discreto successo. Tra questi spicca la figura di Licoricia, una donna di Winchester, che, dopo aver sposato “l’ebreo più ricco d’Inghilterra”, finanziò la costruzione dell’Abbazia di Westminster con le tasse di successione dovute alla morte del marito. Rimasta vedova, seppe amministrare con capacità e disinvoltura le finanze acquisite, annoverando tra i suoi clienti Re Enrico III e molti altri nobili inglesi, finché non fu assassinata durante una rapina nel 1277.

La statua, realizzata dallo scultore Ian Rank-Broadley, è stata commissionata come omaggio a tale vicenda e per esteso alla presenza ebraica in epoca medievale in Inghilterra.

“In molti modi – spiega Rav Mirvis – la storia di Licoricia fa luce sulla natura della comunità ebraica medievale. Nonostante vivesse in una società spesso ostile agli ebrei, Licoricia era totalmente impegnata a crescere la sua famiglia, a costruire un’impresa di successo e a contribuire alla prosperità del Paese.”

“Lo svelamento di questa significativa statua invia un potente messaggio alla società britannica contemporanea sull’importanza dell’operosità, della generosità e del rispetto per tutte le persone.”

In sostituzione del Principe Carlo, l’onore di svelare l’opera è stato lasciato al Lord Tenente Nigel Atkinson, il quale ha portato i saluti della famiglia reale scusandosi dell’inconveniente.

Parlando a Jewish News, il famoso storico Simon Sebag Montefiore, ha affermato come la cerimonia sia stata “un momento molto importante ed emozionante per la storia ebraica, ma anche per la storia inglese e britannica”.

“Era una donna potente in un’epoca di dominazione maschile, – illustra Montefiore – era un potente membro di una minoranza etnica in un’epoca di totale supremazia anglo-normanna. Era un’outsider in un’epoca di regalità, aristocrazia e gerarchia.”

“Un’iniziativa particolarmente importante nell’ambiente di oggi, in cui la gente sta fraintendendo, trascurando o deliberatamente interpretando male la storia ebraica e la natura dell’antisemitismo”, ha concluso, facendo riferimento alla recente impennata di episodi di antisemitismo in Gran Bretagna e in Europa