Manifestazione contro antisemitismo in Regno Unito

Antisemitismo nel Regno Unito: nel 2021 un picco mai registrato prima

Mondo

di David Fiorentini
“Le scioccanti cifre rilasciate dal Community Security Trust (CST), che mostrano come gli incidenti di odio antiebraico siano a livelli record a Londra e in tutta la Gran Bretagna, sono profondamente inquietanti e una macchia sulla nostra società. – ha affermato il Sindaco di Londra, Sadiq Khan in una lettera a Jewish News, a seguito della pubblicazione dell’annuale report sull’antisemitismo nel Regno Unito da parte del CST.

Il sindaco di Londra Sadiq Kahn

“Da quando sono stato eletto sindaco, ho incaricato la polizia metropolitana di adottare un approccio di tolleranza zero nei confronti dell’antisemitismo. Ma riconosco che queste statistiche deludenti, e francamente vergognose, dimostrano che dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per eliminare l’antisemitismo ogni volta e ovunque si manifesti. Gli ebrei londinesi e gli ebrei inglesi devono essere in grado di vivere, lavorare e praticare il loro culto liberi dalla paura o dall’intimidazione.”

Antisemitismo a +34%

A seguito dell’ultima escalation tra Israele e Hamas, infatti, gli episodi di antisemitismo hanno raggiunto il picco più alto mai registrato dall’ente britannico. Ben 2255 incidenti nel corso del 2021, circa il 34% in più rispetto al 2020.

È tempo di “riconsiderare i nostri sforzi per affrontare l’antisemitismo” ha affermato il Consigliere indipendente del governo inglese sull’antisemitismo, John Mann, di fronte a un’ondata definita “scioccante” dal Ministro dell’Interno, Priti Patel.

Nonostante una leggera flessione dell’antisemitismo online, dovuta alla diminuzione delle accuse cospirazioniste che cercavano di difendere l’ex leader laburista Jeremy Corbin dagli attacchi della Comunità ebraica inglese, sono cresciute notevolmente le calunnie legate alla propagazione del Covid-19.

Nel South Yorkshire ad esempio, sono stati distribuiti volantini che recitavano “Non fidarti del pulitore ebreo” e altre simili illazioni. Dalle teorie sul coinvolgimento ebraico nella creazione e diffusione del virus, all’appropriazione indebita di elementi identificativi dell’Olocausto, quali la stella gialla di David, come parte di campagne anti-lockdown o anti-vaccino.

Inoltre, il conflitto in Medio Oriente è coinciso con l’allentamento delle restrizioni anti-Covid nel Regno Unito, fattore, secondo il CST, che può aver alimentato il furore e la brutalità delle espressioni di antisionismo.

“È possibile che l’allentamento dei regolamenti, in coincidenza con un evento scatenante così emotivo come la rinnovata guerra tra Israele e Hamas, abbia fornito l’opportunità e l’impeto per un rilascio di massa delle frustrazioni indotte dal lockdown” riporta il The Guardian citando il rapporto. “Questi fattori possono aver giocato un ruolo nell’entità dell’aumento delle segnalazioni di incidenti antisemiti durante e dopo questo periodo.”

Risultati nel complesso molto deludenti, che dimostrano quanto radicato sia ancora il pregiudizio antisemita.

“Abbiamo bisogno di un’azione urgente per affrontare questi vili incidenti ovunque si verifichino, sia nelle scuole, nelle nostre strade o online. – ha annunciato il Shadow Home Secretary Yvette Cooper – L’odio è inaccettabile in tutte le sue forme, ed è nostra responsabilità eliminarlo una volta per tutte.”