di Redazione
Il tunnel in cui sono stati ritrovati i corpi è uno stretto passaggio di 120 metri che collegava parti di una vasta rete sotterranea nel quartiere di Tel Sultan. All’interno del tunnel, situato a circa 20 metri di profondità, l’IDF ha trovato cibo, acqua, un secchio usato come gabinetto di fortuna, numerose bottiglie di urina, materassi e caricatori di fucili d’assalto, oltre a grandi macchie di sangue sul terreno, dove sono stati uccisi gli ostaggi.
ostaggi israeliani
Israele: nei giorni dei funerali, il paese si stringe attorno ai familiari degli ostaggi freddati da Hamas
di Anna Balestrieri
Lunedì 2 settembre, in Israele, migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di quattro dei sei ostaggi assassinati da Hamas a Rafah, dopo che i loro corpi sono stati recuperati dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella notte tra sabato e domenica. Il dolore per la perdita di questi innocenti è stato accompagnato dalla rabbia nei confronti del governo.
Israele recupera i corpi di sei ostaggi a Gaza: lutto, rabbia e speranza per il rilascio dei prigionieri rimasti
di Anna Balestrieri
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato di aver recuperato i corpi di sei ostaggi israeliani durante un’operazione notturna a Khan Younis. Gli ostaggi sono stati identificati come Yoram Metzger, Alexander Dancyg, Avraham Munder, Chaim Peri, Nadav Popplewell e Yagev Buchshtab.
La lettera a Papa Francesco scritta da Naveh Shoham, il bambino di 9 anni ex ostaggio di Hamas
di Pietro Baragiola
Il padre di Naveh, Tal Shoham, è ancora prigioniero a Gaza, e il bambino ha deciso di scrivere una lettera al capo della Chiesa cattolica, Papa Francesco, per chiedergli aiuto nel motivare i leader mondiali a sostenere il rilascio degli ostaggi. E il Pontefice gli ha risposto.
Come è possibile che non si sappia niente del 7 ottobre? il racconto di una israeliana in Italia
di Redazione
Una storia incredibile rimbalzata da Instagram, a Facebook, al Web. Una coppia israeliana in vacanza a Napoli si trova di fronte a una scoperta sconvolgente. E si chiede: come è possibile che non si sappia di ciò che è accaduto in Israele il 7 ottobre?
La madre dell’ostaggio Hersh Goldberg-Polin nella classifica del TIME delle 100 persone più influenti del mondo
di Redazione
L’inclusione della madre di Hersh Polin riconosce l’impatto che lei, suo marito Jon Polin, insieme a centinaia di altre famiglie di ostaggi rapiti da Hamas, e milioni di persone in tutto il mondo hanno avuto nel sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla crisi degli ostaggi. Riconosce inoltre i loro sforzi incessanti per continuare a lottare per il rilascio di Hersh e di tutti gli ostaggi.
Biennale di Venezia: l’artista israeliana Patir chiude il padiglione. Chiede un accordo sugli ostaggi e il cessate un fuoco
di Redazione
La mostra presso il Padiglione Israeliano alla Biennale di Venezia rimarrà indisponibile fino a ulteriori sviluppi sulla liberazione degli ostaggi. La scelta non si traduce nella cancellazione dell’esposizione, ma piuttosto rappresenta un gesto di solidarietà nei confronti delle famiglie dei rapiti e della vasta comunità israeliana che invoca un mutamento.
“Screams before Silence”: il documentario girato dall’ex COO di Facebook racconta le violenze sessuali subite dalle vittime di Hamas
di Pietro Baragiola
Subito dopo il 7 ottobre l’imprenditrice si è recata in Israele dove, nel giro di cinque giorni di riprese, ha avuto l’occasione di parlare con primi soccorritori, esperti forensi, testimoni oculari e ostaggi liberati. Prodotto dalla casa di produzione israeliana Kastina Communications, verrà lanciato online nel mese di aprile portando alla luce le interviste inedite agli ostaggi liberati e ai testimoni oculari del terrificante attacco del 7 ottobre.
A quasi sei mesi dal rapimento di Hamas, le famiglie degli ostaggi non si arrendono
Davanti alla Knesset in migliaia chiedono elezioni anticipate e azioni per liberare gli ostaggi. Ricominciano le proteste
dalla nostra inviata a Gerusalemme Anna Balestrieri
La protesta mirava anche ad annullare la prossima vacanza programmata del Parlamento, della durata di circa un mese, fino a che non sia stata risolta la questione degli ostaggi. La manifestazione è stata accompagnata da scontri tra manifestanti anti-governativi e residenti ultra-ortodossi a Mea Shearim, a causa della proposta di legge per l’esonero degli studenti di yeshiva dalla leva obbligatoria.
L’uomo che sopravvisse all’inferno di Gaza: l’incredibile racconto di Louis Har
di Redazione
La notizia della liberazione lo scorso 12 febbraio di Louis Har, il contabile argentino-israeliano di 71 anni, ha fatto il giro del mondo dopo un’odissea durata 129 giorni, paragonabile a un vero e proprio film dell’orrore.
Da schiava domestica a prigioniera nei sotterranei: le poche notizie su Liri Elbag, ostaggio a Gaza
di Sofia Tranchina
Della ragazza, la più giovane ostaggio ancora a Gaza, è stato prima identificato il Dna nella casa di una famiglia palestinese, dove era trattata come serva. L’ultima notizia è di 112 giorni fa: è stata portata 40 metri sottoterra, dove vive in condizioni terribili. Disperata la famiglia che chiede al governo di fare di tutto per liberare gli ostaggi.