di Ilaria Myr
Istantanee della difficile vita del padre Schulim, unico italiano salvato da Oskar Schindler, e di quella dell’autore, fondatore della Giuntina
Giuntina
Le cose che ci fanno paura: quando gli adolescenti incontrano il razzismo
di David Zebuloni
Il nuovo libro edito da Giuntina per il pubblico degli adolescenti (ma non solo) è un romanzo ambientato ai giorni nostri che narra le vicende delle due sorelle gemelle quattordicenni Evie e Lottie che si trovano a fare i conti con il razzismo.
Primo Levi: (non) soffocare il grido dell’uomo
di Fiona Diwan
Ben lontano dall’essere un testimone pacifico e distaccato, lo scrittore torinese era abitato da un magma interiore represso, pulsante e ribollente. La natura schiva di Levi non avrebbe gradito l’odierna “beatificazione” della sua figura. Una prosa che è un grido soffocato e silenzioso, sostiene De Angelis, «una scrittura pacata dall’irrequieto cuore di tenebra»
La città e la lingua di Chaim Grade
di Roberta Ascarelli
Chaim Grade: la voce poetica dell’ebraismo lituano e la sua scrittura, tesa tra sperimentalismo e tradizione, riportano in vita la patria perduta, Vilna, e lo yiddish. L’etica e l’umanità
Rav Jonathan Sacks: «Senza moralità non può esistere felicità»
di Fiona Diwan
«Dobbiamo cercare il Bene comune, oltre le divisioni», perché solo le società basate sul Noi e non sull’Io, sulla responsabilità collettiva e non sull’egoismo e l’autoreferenzialità, sono sopravvissute nei millenni. E hanno fatto la storia
Le corone della Torà: il mito e il senso della “discussione” nell’ebraismo. Conservare la rivelazione, espanderne il valore
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Ogni cultura ha le sue forme caratteristiche di espressione. La cultura ebraica, almeno a partire dalla Mishnà (ma ce ne sono tracce anche prima) ha scelto due forme correlative: il commento e la discussione.
I pregiudizi che portano all’odio. Come reagire?
di Ester Moscati
I soliti sospetti. E poi le accuse basate su invenzioni e fake news tramandate da secoli: il deicidio, l’usura, la vendetta… “L’ebreo inventato” è un vademecum per “chiudere la bocca” a chi ci attacca. Come controbattere ai preconcetti, ai luoghi comuni, agli stereotipi e alle calunnie millenarie
Wiesel racconta gli uomini che stanno “dentro le pagine” del Talmud: chi erano Hillel e Shammai, Akiva e Bar Yochai?
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Ho un poco conosciuto Elie Wiesel. L’ultimo ricordo personale che ho di lui risale al periodo intensissimo di un ciclo di lezioni che tenne nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, su invito di Umberto Eco.
Resta ancora un po’ e il valore delle parole non dette
di David Zebuloni
Resta ancora un po’ è l’opera prima di Ghila Piattelli, che sa raccontare la vita, la guerra, l’amore per come sono realmente. E sa raccontare le nonne e la loro forza eccezionale.
Maestri e leggende del Talmud, un’opera di Elie Wiesel
di David Zebuloni
In questo volume edito da Giuntina Wiesel svela ai lettori lati inediti e nascosti, decisamente più intimi e umani, dei saggi che hanno composto quell’opera monumentale che è il Talmud.
Mazal Tov! Questo matrimonio s’ha da fare…
di Fiona Diwan
Coppia, amore, rispetto, eros, attrazione, contratto, patto di lealtà, tentazioni e tradimento… Esce oggi in traduzione italiana per l’editore Giuntina, in libreria dal 7 novembre, il doppio volume del trattato talmudico di Qiddushin (Matrimonio) uno dei più importanti trattati del Talmud Babilonese, a cura di Rav Riccardo Di Segni
“Concedici la pioggia e la rugiada, le messi e il raccolto…”. Con il digiuno chiediamo la pienezza della vita
di Fiona Diwan
Perché digiuniamo? Che significato ha questa antichissima pratica? Ce lo spiega il Trattato talmudico di Ta’anit tradotto oggi integralmente. Digiuno come forma rituale di contrizione e memoria; come escamotage per tenere a bada lo Yetzer haRà, la parte oscura e TORBIDA di sé. Ma anche come strumento di ritorno alla dimensione spirituale