di Davide Riccardo Romano
Il prossimo 27 gennaio parlare di Shoah sarà più difficile. Con ogni probabilità la guerra in Medio Oriente non sarà finita. E se anche lo fosse, sarà comunque inevitabile che tra il pubblico qualche domanda (più o meno appropriata) venga posta.
7 ottobre
Come affrontare l’antisemitismo in Europa, secondo il progetto NOA
di Nathan Greppi
Soprattutto dopo i massacri del 7 ottobre e l’inizio della guerra tra Israele e Hamas, si sono moltiplicati esponenzialmente gli episodi di antisemitismo in Europa. In compenso, non mancano le iniziative per cercare di contrastare questa ondata di odio, studiando il fenomeno per poi passare all’azione.
Gli ultimi testimoni della Shoah di fronte al 7 ottobre 2023
di Ilaria Ester Ramazzotti
Parlano Bruna Cases, Edith Bruck, Tatiana Bucci, Lia Levi. “L’idea che gli ebrei non possano più girare con la kippah e non possano mostrare la propria religione e identità mi sconvolge: pensavo che fossero cose che non avrei più rivisto”…
Rompiamo il silenzio sul femminicidio di massa del 7 ottobre in Israele
di Associazione Italia-Israele di Milano
Diamo voce alle donne di Israele. Cinque donne di pace, impegnate con passione nei loro diversi ruoli, che si sono dedicate quotidianamente al dialogo. Lunedì 4 dicembre, ore 19.30 su Zoom.
Come resistere quando il nostro mondo va in pezzi
di Ester Moscati
Tristezza, rabbia, angoscia, sentimenti che rischiano di lasciare un segno profondo. Come attivare la resilienza e reagire a paura e senso di instabilità? Come si altera il nostro cervello e come “ripararlo”? La parola a medici, psicoterapeuti, neuroscienziati
Uno dei maggiori ospedali d’Israele ha aperto una succursale a Eilat per curare 60.000 sfollati
di Francesco Paolo La Bionda
Il Beilinson Hospital, uno dei più grandi centri medici d’Israele, ha aperto una succursale temporanea a Eilat, località meridionale affacciata sul Mar Rosso: la città non dispone attualmente di infrastrutture mediche in grado di soddisfare le esigenze dei 60.000 sfollati evacuati lì dalle zone adiacenti a Gaza, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre.
Chanel e altre case di moda hanno donato importanti somme per aiutare gli israeliani colpiti dal terrorismo
di Michael Soncin
Sono diverse le case e gruppi di moda che hanno dimostrato la loro vicinanza ad Israele, attraverso donazioni per aiutare la popolazione tragicamente colpita in seguito all’attacco di Hamas, quando il 7 ottobre 2023 i terroristi si sono infiltrati uccidendo e ferendo un numero impressionante di persone.
I miei amici, la mia famiglia, morti nell’attentato di Hamas: la testimonianza di due ragazzi israeliani
di Michael Soncin
«Quello che chiedo e voglio dire agli ebrei italiani è di continuare a darci questo sostegno, diffondendo ciò che realmente sta accadendo in Israele. La gente dovrebbe smettere di ascoltare le false notizie che stanno circolando. Qualsiasi cosa possiate fare per aiutarci fatela. Abbiamo bisogno di sentirvi vicini, di sentire che ci volete bene. C’è un bisogno urgente di ogni cosa ora».