Uno dei maggiori ospedali d’Israele ha aperto una succursale a Eilat per curare 60.000 sfollati

Israele

di Francesco Paolo La Bionda

Il Beilinson Hospital, uno dei più grandi centri medici d’Israele, ha aperto una succursale temporanea a Eilat, località meridionale affacciata sul Mar Rosso: la città non dispone attualmente di infrastrutture mediche in grado di soddisfare le esigenze dei 60.000 sfollati evacuati lì dalle zone adiacenti a Gaza, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso.

 

Il locale Centro Medico Yoseftal è infatti sufficiente per curare la popolazione locale e delle aree circostanti, ma con l’aumento del numero di sfollati che si sono trasferiti a causa della guerra, ha realizzato di aver bisogno di un’infrastruttura medica più grande. La richiesta di supporto è stata accolta dal Beilinson Hospital, che si trova invece a Petah Tiqwa, nei pressi di Tel Aviv, e che rappresenta una delle principali strutture ospedaliere dello Stato ebraico, essendo fra le altre responsabile di circa il 70% dei trapianti di organi nel paese.

 

Domenica 5 novembre è entrato in funzione il primo reparto specialistico della succursale di Eilat; il progetto di costruzione del complesso è stato gestito dal prof. Sagi Harnoff, Direttore del reparto di Neurochirurgia del Beilinson Hospital, insieme al suo team. Il Beilinson aprirà anche altre cliniche nelle proprietà del Dan Hotel di Eilat per rendere più accessibili i servizi medici.

 

“Al Beilinson consideriamo la nostra missione quella di aiutare gli israeliani in ogni momento, soprattutto in quelli di crisi”, ha dichiarato il prof. Harnoff. “Abbiamo creato questa succursale temporanea e altre cliniche a Eilat per fornire assistenza medica nei settori della ginecologia, ortopedia, medicina di famiglia, dermatologia, oftalmologia, otorinolaringoiatria, gastroenterologia, geriatria e altri ambiti ancora”.