Condanna Rapporto Amnesty International su Apartheid in Israele: esempio di Antisemitismo nella definizione dell’IHRA.

Opinioni

di Associazione Italia Israele di Milano
L’ Associazione Italia Israele di Milano trasmette con piacere, condividendolo, il seguente Comunicato.

La Federazione Italia Israele sottoscrive, condivide e fa proprio il comunicato della Comunità Ebraica di Napoli e sulla questione relativa allo scandaloso dossier di Amnesty International afferma quanto segue: “La Comunità Ebraica di Napoli e la Federazione delle Associazioni Italia Israele reputano l’accusa di apartheid nei confronti di Israele, contenuta nel rapporto stilato da Amnesty International, indegna della tradizione di questa associazione che in passato era impegnata nella difesa dei diritti umani in modo imparziale.

Molti sono gli Stati del Medio Oriente, e non solo, caratterizzati da sistematiche violazioni dei diritti umani e politiche di discriminazione basate sull’affiliazione religiosa, l’affiliazione politica, il genere, le scelte sessuali e finanche le espressioni artistiche, eppure soltanto nei confronti ad Israele Amnesty International ha ritenuto di dover dedicare un rapporto di ben 278 pagine partendo addirittura dalle origini dello Stato del popolo ebraico.

In Israele il 20 % della popolazione è araba, ma questo non ha impedito a molti esponenti di questa minoranza di occupare ruoli di prestigio nella magistratura, nella diplomazia, nelle forze armate, in campo medico, nell’università, cosa che sarebbe evidentemente impossibile in un vero regime di apartheid basato sulla segregazione civile e politica sulla base di pregiudizi etnici e sociali.

Il rapporto di Amnesty International nei toni e nella sostanza delle accuse rientra in quella demonizzazione di Israele e del suo popolo che viene considerata come un esempio di antisemitismo della definizione dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA).
Ecco perché la Federazione delle Associazioni Italia Israele condanna il rapporto di Amnesty International che, dietro l’apparente difesa dei diritti del popolo palestinese calpestati in primis dalla sua dirigenza, cela in modo neanche troppo velato un obiettivo politico, cioè delegittimare Israele e con esso il diritto del popolo ebraico ad avere il proprio Stato.