Il segreto della longevità dell’ebraismo, fra luce e oscurità

Libri

di Michael Soncin

“La questione ebraica nella società postmoderna” di Emanuele Calò coniuga le vicende storiche con piccoli aneddoti fondamentali per comprendere al meglio i fatti. Un saggio fondamentale

“Il popolo ebraico è l’unico superstite fra i popoli dell’antichità non malgrado la religione bensì grazie ad essa”. Qual è il segreto? “Una fede non dogmatica, basata sullo studio, la ricerca e finanche sull’ironia, ma soprattutto, sulla pari dignità di tutti gli esseri umani”. A tali caratteristiche è dovuta la sua incredibile longevità, spiegata da Emanuele Calò, giurista, nel libro La questione ebraica nella società postmoderna (Edizioni Scientifiche Italiane), il cui sottotitolo, Un itinerario fra storia e microstoria, ne rivela la struttura compositiva: una narrazione costituita dalle vicende più note e determinanti del racconto ebraico e dai piccoli aneddoti, di contorno, ma fondamentali per comprendere al meglio i fatti. “Seguiamo un percorso inverso rispetto alla tendenza ad annacquare l’ebraismo nell’universalismo, facendogli smarrire la propria identità, perché così si rischierebbe di farsi dettare l’agenda da chi avversa il popolo ebraico”, aggiunge l’autore nell’evidenziare le ragioni di un’esistenza plurimillenaria. Un manuale di oltre 500 pagine, che va doverosamente letto anche nelle note, esattamente 1398, perché spesso sono loro a dominare rispetto al testo. Suddiviso in quattro macro-capitoli, inizia la prima parte affrontando La questione ebraica nel suo complesso, dal caso Dreyfus, al Ghetto di Roma, al rapporto tra sinistra ed ebrei, fino alle Leggi razziali italiane, senza tralasciare gli effetti domino, a danno degli ebrei – i cui risultati deleteri sono ancora oggi sotto gli occhi di tutti (per coloro vogliono vedere ed ammettere) – della degiudaizzazione del Cristianesimo e di Israele.

HITLER E IL MUFTI PALESTINESE
Si passa poi al tema del Sionismo e antisionismo, il Bund, i vari tipi di ideali ebraici, la Shoah ed infine all’attualissima questione Israele, Palestina e antisemitismo.
È curioso notare che molte persone pur avendo discrete conoscenze del II Conflitto Mondiale e della Shoah, non sappiano del ruolo che occupò il Gran Mufti di Gerusalemme, durante il nazifascismo, nell’alleanza con la Germania e l’Italia, sostenendo e incitando allo sterminio degli ebrei. Da ricordare non solo l’incontro con Adolf Eichmann in Palestina, con il quale ebbe regolari scambi, ma quello famoso del 27 ottobre 1941 con Mussolini, e del 28 novembre del medesimo anno con Hitler. Inoltre, nel saggio viene spiegato che uno studio del 2014 “dimostrerebbe che i leader arabi e palestinesi avrebbero svolto un ruolo significativo nel favorire un piano nazista per sterminare gli ebrei in Europa, sperando di implementare il genocidio in Medio Oriente”. Quello dell’Olocausto è il capitolo più buio, ma da non dimenticare è appunto l’esodo per le migliaia di ebrei dei paesi arabi, che vennero brutalmente cacciati dalla propria terra, in aggiunta ai violenti pogrom per gli ebrei dell’Europa orientale accaduti decenni prima.
“Le cerimonie per la ‘memoria’ si svolgono sovente in un contesto museale, nel quale si recita, per lo più, la parte che le istituzioni si aspettano che sia recitata, mentre l’attualità viene sbrigativamente liquidata, se non addirittura ignorata”.

“SUBIRE” LA MEMORIA
È l’aggancio con l’attualità che evita il rischio di imbalsamare la Shoah. Visto che quel “mai più” è cancellato, è imperativo d’ora in avanti che quell’attualità non venga meno, senza più, come si è più volte fatto, banalizzare o mistificare la Shoah.
C’è una buona rappresentanza dei libri sulla storia dell’ebraismo mondiale e a livello nazionale o locale, ma mancava un’antologia così rigorosa, da una corposa biografia, che riunisse così tante puntualizzazioni, che per sua natura e costituzione, un libro di storia didascalico non può ospitare. Una certezza: questo testo vi permetterà di comprendere i fatti con maggiore profondità.

 

Emanuele Calò, La questione ebraica nella società postmoderna –
Un itinerario fra storia e microstoria, Edizione Scientifiche Italiane,
pp. 502, euro 60,00