Studi sul Mondo Sefardita

Scuola

di Bruna Leoni

La Biblioteca della Scuola Ebraica di Milano in via Sally Mayer si è di recente arricchita del volume “Studi sul Mondo Sefardita” scritto in memoria di Aronne  Leoni, z.l.,  o meglio dire  in memoria di Aron Di Leone Leoni, come egli  firmava i suoi  scritti  in ricordo, riconoscimento e gratitudine per i  genitori, il Rabbino Leone Leoni e la Dott. Gemma Ravenna Leoni, che instillarono in lui la passione per lo studio della storia ebraica.

Aron visse a Milano e fu membro della Comunità Israelitica  per oltre mezzo secolo. Laureato in scienze agrarie, dopo una carriera di successo come agronomo, dirigente di azienda  ed economista , egli si dedicò esclusivamente per oltre  venti anni alle ricerche archivistiche ed in particolare a quelle relative alle vicende dei Sefarditi esuli dalla penisola Iberica a cui si sentiva profondamente legato. Sui sefarditi  scrisse a più riprese con infaticabile passione, rigore scientifico,  perizia , costanza e serietà di impegno.

Ringrazio di tutto cuore gli amici di Aron ed i curatori, illustri  membri della comunità scientifica, che  hanno  ricordato mio Fratello con questa miscellanea di  13 “Studi sul Mondo Sefardita“.  Le ricerche hanno come comune denominatore la tematica  che animò Aronne per tanti anni.

Il Prof.  Pier Cesare Zorattini, Direttore della Collana “Storia dell’Ebraismo in Italia” di  cui  “Studi sul Mondo Sefardita” fa parte, nella sua prefazione  al libro,  descrive la biografia e la  bilbliografia del Nostro scomparso.

Facendo riferimento alla bibliografia,  Zorattini ci guida a  comprendere ed apprezzare la vastità e la profondità degli studi  che  Aronne condusse.

La sua prima monografia :La nazione Ebraica Spagnola e Portoghese negli Stati Estensi: per servire a una storia dell’ebraismo sefardita.” Rimini, Luise’ 1992 descrive la costituzione delle Nazioni Portoghesi a Modena e a Reggio sotto  l’aspetto istituizionale ed economico e studia i rapporti  con la preesistente componente di ebrei italiani. Oltre 200 pagine di documenti inediti sono a supporto  ed integrazione  del volume.

La seconda  monografia di Aron fu  scritta e pubblicata in inglese e qui il titolo è tradotto: “Le Nazioni Ebraiche Portoghesi in Anversa e Londra al Tempo di Carlo V ed Enrico VIII: Nuovi Documenti ed Interpretazioni” (Jersey City, N.J.  KTAV Publishing House). Aron ci  racconta che moltitudini di “Marrani” sfidarono l’Inquisizione Portoghese e la polizia Imperiale per raggiungere una terra dove essi  potessero  con salvezza ritornare al giudaismo; ci conduce con loro nel viaggio attraverso mari, fiumi, pianure europee, attraverso stretti e ripidi passi alpini  descrivendo vivissimamente la saga mai prima raccontata dell’Organizzazione  Ebraica clandestina che facilitò il loro viaggio. Questo libro è al tempo stesso una vicenda appassionante di vita vissuta ed un importante contributo alla storia ebraica, supportata da numerosi documenti inediti , come è tipico del rigoroso metodo  del nostro Autore.

Aron fu particolarmente affascinato dalle vicende dei sefarditi nel Ducato Estense ed il Prof. Zorattini ci fa osservare che troviamo il Ducato Estense in più della metà dei 46  titoli dei Suoi studi.  Egli non si limitò a studiare  gli aspetti istituzionali,  economici e socio-politici della presenza sefardita,  ma si estese a dedicare ricerche   alle grandi famiglie, a singoli personaggi, alla rete di intrecci interni del network ebraico che fece prosperare il commercio internazionale,  al  contributo che gli esuli apportarono  all’industria della lana e alle scienze, fino a comprendere la sfera della cultura. Aron infatti studiò e descrisse la storia e  l’archittetura delle Sinagoghe di Ferrara , che servirono da modello alla famosa Sinagoga Portoghese di Amsterdam e da qui si diffusero nell’Europa occidentale  e nel continente Americano per arrivare sino a Curacao. Gli studi dedicati alla piu’ importante espressione culturale  sefardita, l’arte della stampa, descrivono l’operato di Yom Tob Atias ed Abram Usque che pubblicarono testi liturgici in spagnolo e portoghese per consentire agli ex-convertiti di riavvicinarsi all’ebraismo. Il loro operato culminò con la pubblicazione  nel 1553 della famosa “Biblia di Ferrara” su cui Aron scrisse ampiamente. I libri di preghiera sefarditi transliterati in spagnolo ispirarono  un interessantissimo studio, il primo nel suo genere, sulla pronuncia delle lettere ebraiche ed in particolare sulla consonante “ayin”.  Nel corso dei suoi studi sulla letteratura liturgica Aron ritrovò e riportò alla luce  libri prima sconosciuti come un salterio spagnolo pubblicato a Ferrara  nel 1554 o l’unica copia che si conosca del famoso SEDUR DE ORACIONES DE MES di Yomtob Atias (Ferrara,  l5520)  che egli studiò, descrisse e commentò in dettaglio su Sefarad.

Il Prof. Zorattini ci fa anche notare che la meticolosa documentazione di Aron e la sua perspicace interpetazione prova a volte inaccurate alcune affermazioni  di studiosi precedenti.

Il  produttivo  percorso internazionale di Aronne, Z.L.  fra gli archivi europei e d’oltre oceano, dai più importanti ai meno praticati, si concluse  con la pubblicazione della Sua  ultima opera ponderosa, purtroppo uscita  postuma: “La Nazione Ebraica Spagnola e Portoghese di Ferrara (1492-1559) i suoi rapporti  col governo ducale e la popolazione locale e i suoi legami con le Nazioni portoghesi di Ancona, Pesaro e Venezia”, pubblicato a Firenze, 2011 da Leo Olschki Editore.

Già dal titolo si comprende la vasta complessità  di  questa impresa ,  un lavoro tanto più sorprendente in quanto realizzato, come tutti gli altri suoi scritti,  con le proprie energie e  risorse, senza il supporto  di una istituzione di appartenenza.

Il libro costituisce  un monumentale studio sistematico  e capillare sulle fonti  documentarie riguardanti la Nazione Sefardita Ferrarese dal 1492 alla morte del duca Ercole II nel 1559 ed è presentato in  due eleganti  tomi:  il primo denso  volume analizza nei minimi dettagli con elegante  chiarezza, le vicende storiche ma anche  personali ed umanissime dei sefarditi profughi dalla Spagna  e Portogallo che si sono rifugiati a Ferrara e negli ospitali territori  Estensi   dietro invito dei  Duchi d’Este.

Il secondo tomo elenca in ordine cronologico ben 1965 documenti inediti  che supportano il testo e son  frutto della compulsazione di migliaia di manoscritti e pergamene esaminati con infaticabile passione, con  acume ed acuto senso critico. Essi son scritti  “in extenso” ,  tradotti  e corredati da richiami bibliografici.  Quest’opera  contribuisce in larga misura ad arricchire il patrimonio culturale  dell’ebraismo.

Il Rabbino Prof. Roberto Bonfil nell’introdurre  nel volume “Studi sul Mondo Sefardita” il suo saggio “ Due documenti dalla raccolta documentaria di Aron” , descrive l’ardore  straordinario che   animava Aronne nel ritrovare, nel corso delle sue ricerche, nuovi documenti : “…frammenti di vita vissuta  che curava come tasselli di un mosaico che intravedeva con gli occhi della mente e  cercava di mettere assieme perché tutti lo  potessero fruire. Alla ricerca di quei frammenti, affrontava spese e ancor più fatiche, che avrebbero dissuaso persone molto più giovani e fisicamente sane di lui.  Per rifinirli perfettamente li mostrava agli amici e compagni, spesso li donava con una  generosità che  di regola non contraddistingue i membri del sodalizio di Clio…..” – a cui sia Bonfil che  Leoni appartenevano.

Aron era molto generoso anche  nei confronti dei giovani ricercatori impegnati nella stesura della loro tesi di laurea: per loro Aron era meravigliosamente  disponibile, aiutando con consigli ed incoraggiamenti. Egli era modesto e  generosamente dichiarò come  co-autore di un suo importante saggio scritto in inglese, una persona  che aveva semplicemente riveduto la struttura grammaticale di un paragrafo!!!

L’altruismo  era  il tratto più saliente della personalità di Aron. Egli elargiva al prossimo  sia materialmente che con sostegno morale, sino al punto del sacrificio personale.

I suoi scritti rappresentano un  prezioso   contributo alla  conoscenza della storia ebraica e rimarranno come  fondamentale punto di riferimento per gli studiosi futuri.

Che il Suo ricordo sia in benedizione!