In scena con Molière

Scuola

Sono una donna libera e voglio suonare il violino!, esclama Alexandra. «Sono una donna libera e prometto di dire sempre quello che penso», dice Naomi. «Sono una donna libera e mi rifiuto di vivere nell’ignoranza,… libera di vivere pienamente la mia femminilità,… di dire quello che penso,… di amare colui che ho scelto,… di viaggiare e scoprire le meraviglie del mondo…, esclamano Odelia, Kelly, Rachel, Rebecca, Sharon, Rochelle… Così recitano le ragazze di quarta liceo della Scuola ebraica sul palcoscenico del Teatro Franco Parenti. Stanno portando in scena alcuni brani rivisitati in chiave femminista de La scuola delle mogli di Molière sul problema sempre attuale del ruolo della donna: moglie, madre, sottomessa, donna-oggetto e donna, finalmente, ribelle. Risate, umorismo, musica, canzoni (brava Alexandra Kraslavski che ha accompagnato col violino, bravi Rochelle Bendaud e Michele Lakuniscok che hanno cantato una ballata rap in francese scritta e musicata da loro), e molto calati nella parte anche i ragazzi di quarta, nel ruolo di maschi predatori e prepotenti che finiscono per soccombere al fascino e alla volontà delle loro mogli, nel divertente ribaltamento dei ruoli immaginato da Molière. La professionalità e l’inventiva di Daniel Gol hanno fatto il resto. Una meritatissima standing ovation ha salutato la rappresentazione -davvero strepitose la regia di Daniel Gol e la curatela appassionata di Vanessa Kamkhagi che ha aiutato i ragazzi a interpretare e attualizzare il testo in francese-. Davanti ad adulti commossi e a una platea molto coinvolta e che rideva, gremita di liceali milanesi, i ragazzi si sono esibiti in lingua francese in una versione “ribelle” del celebre testo classico francese, dando prova così di una maturità creativa che deve essere motivo di orgoglio per la nostra scuola.

Due parole adesso sul progetto teatrale che coinvolge 50 istituti scolastici fra quelli milanesi e lombardi e vede la partecipazione di oltre 4000 ragazzi: è Laiv Action, il Festival dei laboratori di arti interpretative dal vivo. Giunto alla sua sesta edizione, il Festival è promosso dalla Fondazione Cariplo, e ospitato dal Teatro Franco Parenti. Gli istituti che partecipano al Festival (quest’anno dal 21 al 30 maggio) hanno l’occasione di presentare estratti teatrali, esecuzioni musicali, performance e contributi video – esito dei laboratori teatrali e musicali- realizzati durante l’anno scolastico e appartenenti alla rete del Progetto LAIV.

I nostri liceali hanno potuto partecipare anche grazie al sostegno della Fondazione per la Scuola della Comunità.

La lettera di Roberto Jarach, vice presidente Ucei,
alla preside della scuola ebraica, Esterina Dana

Cara Esterina,

Scrivo a te con la preghiera di voler trasmettere le mie parole a tutti coloro che hanno collaborato al successo di questa mattina al Franco Parenti, perchè non ho gli indirizzi di insegnanti e studenti.

Se l’anno scorso, come Presidente, avevo l’impegno istituzionale di presenziare alla prima partecipazione dei nostri ragazzi a questa manifestazione, quest’anno ho deciso di essere presente perché ero certo che sarebbe stato un momento speciale per la nostra scuola e l’immagine della Comunità. Dalla precedente esperienza non poteva che nascere una nuova esibizione di grande livello data la serietà ed impegno che tutti voi mettete in questo progetto.

Sono felice di aver potuto assistere allo spettacolo in un teatro affollato che ha tributato ai nostri ragazzi una vera ovazione per una prestazione ottima da tutti i punti di vista. Ragazzi seri, impegnati e concentrati che onorano la nostra scuola. Spero che alla prossima edizione possano essere presenti anche rappresentanti del Consiglio per condividere con voi ed i ragazzi un momento di gratificazione così raro nel quotidiano impegno per la Comunità.

Un ringraziamento va anche alla Fondazione della Scuola che dà un contributo per consentire di sostenere una parte dei costi di partecipazione.

Grazie di cuore, Roberto Jarach